Nella puntata de Le Iene di martedì 25 aprile, Diodato ha portato in scena il suo monologo dedicato ai lavoratori di Taranto, che ogni anno si trovano costretti a scegliere tra il diritto al lavoro e il diritto alla salute.

"Oggi è il 25 aprile e tra poco meno di una settimana sarà l'1 maggio: due feste dedicate alla libertà e al lavoro", esordisce il cantante. "Ricordo la prima volta che ho lavorato, la prima volta che ho ricevuto dei soldi che mi ero guadagnato e con cui mi sentivo libero di consumare un mio desiderio - prosegue - ma nella città da cui vengo, Taranto, ci sono lavoratori che faccio fatica a definirire liberi".

Libertà è un concetto complesso per chi vive a Taranto: "Da anni ci chiedono di scegliere tra due diritti fondamentali: tra il lavoro e la salute. Che libertà c'è in tutto questo?". "A Taranto, il primo maggio di ogni anno organizziamo una festa libera e consapevole, nella quale cerchiamo di disegnare un futuro diverso e nella quale diciamo una cosa semplice: vogliamo essere liberi".

Una lotta per i propri dirtti che, però, si scontra con interessi e poteri a volte troppo grandi per essere combattuti: "Cerco di allontanare quella voce nella mia testa che mi dice: non vedi che sei una formica sacrificabile? Nella vita è solo una questione di proporzioni. D'altronde, anche tu quando cammini per strada, inseguendo ciecamente i tuoi interessi, non ti curi delle formiche che schiacci".

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