"La denuncia serve per bloccare i conti di Gisella - spiega Caciotti - il cui comportamento è sospetto, considerando che la sera che ho depositato la prima denuncia ai carabinieri Gisella è scappata". Caciotti ribadisce anche di essere a conoscenza di cifre importanti che la veggente pretendeva per delle preghiere private: "Si faceva pagare anche 7000 euro".
Collegato da casa, Paolo Brosio rivela di sapere dove si trovi Gisella: "Ho sentito il suo avvocato, il quale mi ha detto che non è fuggita all'estero, ma si trova a Torino". Durante il dubattito, è interveuto anche l'avvocato Marra, rappresentante di Andrea Caciotti: "In caso di colpevolezza, siamo pronti anche a fare una denuncia nei confronti dell'ente ecclesiastico, in quanto ci sarebbe anche una responsabilità della curia"
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