"Nel caso di una statuetta in gesso - spiega Claudio, scultore di Oriolo Romano - basta praticare un paio di forellini nelle cavità oculari della statua, inserire del liquido e poi coprire con un po' di polvere di gesso". A questo punto basterebbe grattare leggermente con il dito per rimuovere la copertura e simulare una lacrimazione.
Lo scultore spiega poi come farlo con una statutetta di vetroresina: "In questo caso la statua è vuota all'interno, perciò basta inserire una pompetta o un qualsiasi marchingegno al suo interno. Si può addirittura usare delle macchinette che sono in grado di programmare la fuoriuscita di liquido, come per le caldaie o i condizionatori". Un procedimento che è lo stesso per quanto riguarda la trasudazione della statua, alla quale andrebbero fatti tanti piccolissimi fori su tutta la sua grandezza.
Infine, Candida Morvillo e Enrica Bonaccorti, tra gli ospiti in studio, ricordano che anni fa Gisella possedeva a Patti, in Sicilia, proprio un'azienda che produceva e commercializzava oggetti in ceramica.
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