"La notizia trapelata già nelle scorse ore sul loro rientro previsto per venerdì 8 luglio ci ha rasserenati - esordisce Roberto Manosperti, lo zio del piccolo, in collegamento a Morning News - Quando è arrivata la conferma, noi tutti abbiamo visto la luce in fondo al tunnel, almeno per quanto riguarda il loro ritorno in Italia".
Nella trasmissione di Canale 5, lo zio ha quindi voluto precisare alcune incongruenze legate soprattutto ai sintomi del piccolo: "C'è chi ha riportato che avesse accusato disturbi tre giorni prima del ricovero, una totale falsità che però è stata ripresa dai certificati medici che l'ospedale di Sharm ha pubblicato e consegnato all'assicurazione medica affinché si programmasse il volo di rientro. Tutti e tre hanno accusato solo vomito continuo, senza febbre. Per questo noi ci stiamo tutelando con lo studio legale internazionale che ci sta seguendo, con una diffida nei confronti dei medici egiziani".
Infine, Manosperti ha precisato che nessuno degli altri mille ospiti del resort ha accusato sintomi simili, perciò ha provato a ipotizzare "qualche filtro nell'aria condizionata della camera, un batterio".
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