"Nel mettere in scena un personaggio come Roberto Beltrami, splendidamente interpretato da Raoul Bova, è stato come immergermi nelle contraddizioni della giustizia e vivere in prima persona, vuoi per le straordinarie locations torinesi, fra tutte il carcere delle Vallette, l’angoscia di chi finisce nella spirale di una giustizia che a volte può sbagliare e così distruggere la vita di persone ingiustamente arrestate". Maurizio Zaccaro, il regista di Giustizia per tutti, racconta la realizzazione della nuova fiction di Canale 5 con protagonisti Raoul Bova e Rocio Munoz Morales che andrà in onda da mercoledì 18 maggio in prima serata.
Giustizia per tutti, la malagiustizia al centro della fiction di Canale 5
Al centro della serie in tre puntate c'è il tema della malagiustizia, tanto caro al regista: "Girando Giustizia per tutti mi è venuto più volte in mente il bellissimo film Detenuto in attesa di giudizio del 1971 dove la celebre battuta: Signor Di Noi vuole accomodarsi un momento in ufficio? È una semplice formalità… diventa l’inizio di un incubo senza fine per Alberto Sordi, il protagonista. Non cito questo film a caso. Era il lontano 1991 quando Nanni Loy, in occasione della consegna del premio Solinas, mi prese sottobraccio dicendomi: Adesso che hai vinto sappi che avrai sempre a che fare con la severità del pubblico, e magari anche con la sua grossolanità ma non dimenticare mai che per il nostro mestiere sono entrambe cose indispensabili, esami da superare insomma, soprattutto se nei tuoi film parlerai di giustizia e di diritti civili".
"Ebbene, sono passati tanti anni, eppure queste parole non me le sono mai dimenticate, né girando film civili come Un uomo perbene sul caso Tortora, tantomeno ora, con Giustizia per tutti dove, mettendo in scena i vari episodi che compongono la miniserie, ho sempre tenuto d’occhio il rapporto fra le vicende che stavamo raccontando e la realtà a cui le stesse si ispiravano, nonché il rapporto con il pubblico, mi auguro numeroso, che le guarderà quando andranno in onda", continua Zaccaro. Nasce così la nuova fiction di Canale 5: "Ne è scaturita così una proposta televisiva della quale il network, i produttori, gli attori, e chiunque abbia collaborato alla sua non facile realizzazione possano in qualche modo dire un lavoro che meritava d’essere fatto".
Giustizia per tutti, Maurizio Zaccaro: "Nel 2020 i casi di malagiustizia sono stati 101"
Il tema affrontato è di grande attualità, come spiega Maurizio Zaccaro: "Non dimentichiamoci infine che solo nel 2020 i casi di malagiustizia sono stati ben 101, il che vuol dire 101 innocenti ingiustamente finiti in cella. Non dimentichiamoci che molti studi legali lavorano a favore di questi innocenti Pro bono. Un termine derivato dal latino che significa per il bene di tutti. Esattamente come fa Roberto Beltrami una volta scarcerato, facendosi carico volontariamente e senza retribuzione, di rivedere i casi per i quali, esattamente come lui anni prima, qualcuno è finito in carcere senza motivo, triturato dalla furia cieca della ricerca di un colpevole a tutti i costi", spiega il regista.
Poi cita Voltaire: "È meglio correre il rischio di salvare un colpevole piuttosto che condannare un innocente. In Giustizia per tutti Raoul Bova, alias Roberto Beltrami, applica questo concetto alla lettera, con successo e incommensurabile empatia"
Giustizia per tutti, la trama e il cast
Condannato ingiustamente per l'omicidio di sua moglie Beatrice, Roberto (Raoul Bova) non ha mai perso la speranza di dimostrare la propria innocenza. Ha studiato legge in carcere e dopo dieci anni di detenzione è riuscito a far riaprire il suo caso grazie a un dettaglio - qualcosa che nessuno prima di lui aveva notato - che lo ha scagionato definitivamente.
La serie inizia proprio il giorno in cui il nostro protagonista esce di prigione e riassapora la tanto agognata libertà con un preciso obiettivo in mente: trovare il vero assassino della moglie.
La serie è stata diretta dal regista Maurizio Zaccaro. Nel cast troviamo: Raoul Bova, Rocio Munoz Morales, Anna Favella, Francesca Vetere, Elia Moutamid, Silvia Lorenzo e Jacopo Crovella.
Giustizia per tutti, quando inizia
La prima puntata di Giustizia per tutti andrà in onda mercoledì 18 maggio in prima serata su Canale 5. Potete vedere la serie anche in streaming in contemporanea con la diretta televisiva su Mediaset Infinity.
Giustizia per tutti, i personaggi raccontati da Raoul Bova e Rocio Munoz Morales
Nel backstage della serie, Raoul Bova presenta Roberto, il protagonista di Giustizia per tutti: "Roberto si scontra con l'ingiustizia. Viene accusato di aver ucciso sua moglie e viene condannato a 30 anni di reclusione. Una volta uscito di carcere, la prima cosa che vuole fare è riconquistare sua figlia. Oltre a questo, il suo primo obiettivo è capire chi ha ucciso sua moglie".
Rocio Munoz Morales interpreta Vittoria Bonetto: "Vittoria è una donna forte, abituata a un mestiere difficile dove bisogna usare molto il cervello. È poco abituata a utilizzare il cuore. Il rapporto tra Roberto e Vittoria è legato al loro essere due leader, due persone dal carattere forte".
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