"Questa è la stazione Tiburtina di Roma e non possiamo più stare qua". L'inviato di Dritto e rovescio Valerio Minelli viene aggredito insieme al suo operatore con un lancio di bottiglie di vetro e sassi quando prova ad avvicnarsi a un gruppo di persone accampate fuori dalla stazione ferroviaria della capitale, punto di riferimento per i migranti a Roma anche prima del lockdown.
"Non possono intervenire i netturbini, è stato chiuso l'ingresso laterale della stazione, addiritura il capolinea dell'autobus è stato soppresso per motivi di sicurezza e le pensiline sono state trasformate in dormitorio", racconta il giornalista.
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VIOLENZA