"Dietro quelle due settimane in ospedale ci sono la malattia, la morte di mia madre, il senso della vita che è cambiato, il ripensamento delle mie scelte professionali. È stata un’esperienza troppo personale, troppo dolorosa per farla diventare un fenomeno da baraccone". Piero Chiambretti, in un'intervista a La Stampa, racconta quanto è stata dura l'esperienza in ospedale per il coronavirus e dei suoi progetti futuri.
"Non ho ancora definito con Mediaset i programmi per la prossima stagione", dice il conduttore, "vorrei che l’anno nuovo portasse vita nuova. Mi piacerebbe fare qualcosa che non ho mai fatto prima, di diverso: ad esempio, un programma in prima serata in cui i bambini si sostituiscono agli adulti. Questa, di massima, sarebbe l’idea".
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