"Dall'Irlanda agli Stati Uniti, e dagli Stati Uniti come delle scimmie a noi. Tutto viene confuso, tutto viene cementato, tutto viene cancellato, tutto viene americanizzato. E anche le feste devono essere feste degli americani, delle nostre cosa ce ne facciamo?". È il 1998 e Vittorio Sgarbi, per la sua rubrica di attualità e approfondimento Sgarbi Quotidiani dal nostro archivio Play Cult, crittica Halloween e gli italiani che la festeggiano.
"Festeggiamo una festa che non è nostra", argomenta il critico d'arte, facendo un elenco di feste paesane ricche di storia e tradizioni che rischiano invece di andare perdute. "Oggi, 2 novembre, festeggio la morte del 2 novembre. Un altro morto, si aggiunge ai morti: in questo giorno di mesta festa, che ognuno di noi privatamente celebra, rimpiango di aver perduto il senso e il destino della nostra civiltà", conlude Sgarbi.
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