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Coronavirus, addio a Luis Sepúlveda

Lo scrittore e attivista cileno era stato contagiato a febbraio in Portogallo: al Maurizio Costanzo Show raccontava così a Gorbaciov la Russia che aveva conosciuto

Luis Sepúlveda è morto a 70 anni nell'ospedale universitario di Oviedo, in Spagna, dove era ricoverato da fine febbraio per le conseguenze del coronavirus. Lui e la moglie, la poetessa Carmen Yañez, che vivevano nelle Asturie, avevano iniziato ad accusare i sintomi di ritorno da un festival letterario a cui avevano partecipato in Portogallo. Per entrambi ricovero e diagnosi di covid-19, ma solo lei è risucita a guarire.

Scrittore, giornalista, poeta e regista, Sepúlveda fu anche combattente e attivista politico e ambientalista: in patria finì in carcere sotto il regime di Pinochet prima di essere condannato all'esilio. Instancabile viaggiatore, sempre al fianco dei più deboli, ha conquistato la fama letteraria col suo primo romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, e tra i tantissimi racconti e libri di viaggio scritti uno dei più famosi è Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, diventato anche un film di animazione.

Tra i numerosi paesi visitati da Sepulveda c'è anche la Russia: ecco quando ne parlò, ospite del Maurizio Costanzo Show nel 2000, proprio con l'ex capo del Cremlino Mikhail Gorbaciov, dal nostro archivio Play Cult.

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