Il giornalista premio Pulitzer Seymour Hersh ai microfoni Fuori dal Coro spiega la sua ipotesi sui responsabili dell’esplosione nei gasdotti sottomarini Nord Stream nel Mar Baltico. Di seguito alcuni passaggi dell’intervista che andrà in onda martedì 28 febbraio, in prima serata su Retequattro.
"Putin si stava chiaramente e seriamente preparando a invadere la Bielorussia e quindi a quel punto un gruppo di esperti militari e di intelligence, la CIA, etc., si sono riuniti su richiesta del capo del National Security Council Jake Sullivan. A questo gruppo di esperti è stato detto, per citare le parole esatte «abbiamo bisogno di opzioni reversibili o irreversibili». Opzioni reversibili sarebbero le sanzioni, le opzioni irreversibili invece corrisponderebbero a qualcosa di cinetico, qualcosa di esplosivo ed è così che si è giunti all’idea del gasdotto", spiega Hersh in merito alle sue ipotesi, secondo cui Stati Uniti e Norvegia avrebbe fatto esplodere le pipeline del NordStream 2.
Il giornalista parla anche degli episodi di corruzione all'interno del governo ucraino: "Alcuni generali stavano rivendendo alcune delle nostre armi avanzate sul mercato nero a dei gruppi in Romania, in Ossezia e in quelle zone, dove ci sono persone specializzate nella compravendita di armi".
Hersh è convinto che il presidente americano Joe Biden verrà rieletto: "I presidenti che fanno guerre hanno maggiore gradimento".
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