
Teorizzati da Albert Einstein nella sua teoria della Relatività generale e studiati da Stephen Hawking nel corso della sua carriera, i buchi neri non erano mai stati immortalati prima del 10 aprile 2019.
Grazie a una rete di radiotelescopi del progetto EHT (Event Horizon Telescope), è stata catturata la prima immagine del corpo celeste, o meglio, del raggio luminoso formato dalla luce prima che venga inghiottita da un buco nero avente massa 6.5 miliardi di volte quella del nostro Sole.
“Abbiamo raggiunto un traguardo che si presumeva impossibile anche solo una generazione fa”, afferma il manager del progetto EHT Sheperd S. Doeleman.
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