“Si avverte che a fronte dell’emissione della fattura elettronica sarà richiesto un contributo di 0,41 euro oltre iva”.
È il cartello che la giornalista di Quarta Repubblica trova appeso vicino alle pompe di benzina di una stazione fiorentina. Chiesta una spiegazione al proprietario, arriva la risposta: ““Se lei viene qui a fare 20 euro di benzina e paga con la carta di credito, noi siamo a rimessa”.
Ma non è l’unico caso: sono tanti gli esercenti che informano gli automobilisti di un aumento anche di un euro e mezzo: “un bar aumenta di 50 centesimi le brioche e rientra delle spese, il gasolio non si può aumentare”, spiega una donna.
Moreno Parin, presidente benzinai Confcommercio di Treviso, prova a giustificare la sua categoria: “L’errore da parte dello Stato e dei rappresentanti dei gestori è quello di non avere considerato i costi aggiuntivi che i benzinai hanno con la fatturazione elettronica”.
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET PLAY MAGAZINE
Quarta Repubblica