Quarta Repubblica
INTERVISTA

Silvio Berlusconi: "Il reddito di cittadinanza va rafforzato"

A Quarta Repubblica, l'intervista al leader di Forza Italia su come far ripartire l'economia

Silvio Berlusconi è ospite a Quarta Repubblica, il talk show condotto da Nicola Porro in prima serata su Rete 4, lunedì 12 settembre per presentare il programma di Forza Italia. Nel video qui in alto, i momenti più importanti dell'intervista: qui è invece disponibile l'intervento integrale.

Silvio Berlusconi a Quarta Repubblica: "Il reddito di cittadinanza va rafforzato"

"Si deve rafforzare il reddito di cittadinanza per tutte le persone che sono nella povertà, e in Italia abbiamo 4.750.000 di persone in povertà assoluta e 14 milioni di persone in povertà e quindi lo Stato deve impegnarsi affinché questi cittadini possano vivere con dignità", spiega il leader di Forza Italia, che aggiunge: "Bisognerà aumentare addirittura il reddito di cittadinanza come entità delle sovvenzioni da versare a chi oggi già lo prende e bisognerà aumentare il numero di persone che lo prendono".

Ma va modificata la platea anche in senso restrittivo: "Ai giovani bisogna offrire non denaro, ma opportunità di lavoro"

Silvio Berlusconi sulla flat tax: "Funziona ovunque"

"Nel '94 io e Martino, il nostro ministro, studiammo a fondo la flat tax, già utilizzata in altri paesi con enorme successo: questa imposta ha funzionato in tutti i paesi che l'hanno adottata. C'è qualcuno che può venirmi a dire perché non dovrebbe funzionare da noi?", ragiona il leader di Forza Italia.

Berlusconi, crisi energetica e internazionale

"L'attuale governo deve procedere con un decreto che fermi i prezzi delle bollette a quello che erano due anni fa. Noi proponiamo anche di istituire un fondo da cui possono attingere le imprese che distribuiscono energia: sarà la nostra priorità", prosegue Silvio Berlusconi.

"A causa di quello che è successo e succede in Ucraina si è tornati al clima della guerra fredda", spiega Berlusconi, "oggi Putin si trova contro un occidente unito che impone sanzioni. Ma c'è la presenza della Cina che incombe su tutti quanti: noi pensavamo che la democrazia potesse diventare universale, oggi invece solo 1 miliardo e mezzo di persone vivono in paesi democratici, tutti gli altri vivono in paesi che sono dittature e totalitarismi, e hanno un leader indiscutibile che si chiama Repubblica cinese".

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