In un’estate dominata da sequel e reboot - da Jurassic World a Superman...- c’è un nome che si impone come presenza rigenerante: Jenna Ortega.
Ha 22 anni, una filmografia in ascesa, e quell’aura da outsider che non ha mai cercato, ma che ha saputo abitare perfettamente.
Torna, ad agosto, con la seconda stagione di Mercoledì, una delle serie più attese dell’anno. Ma è al cinema che, almeno per questa settimana, Ortega sorprende: è la protagonista femminile di Hurry Up Tomorrow, film-evento firmato The Weeknd e Trey Edward Shults, in sala in Italia per ora fino al 25 giugno. Un ruolo che conferma la sua traiettoria: niente scelte facili, niente ruoli “in trend”. Solo storie che risuonano.

Il volto di una generazione
Jenna Ortega è diventata, in modo quasi naturale, il volto in cui si riconosce una generazione. Tra horror e oscurità, Ortega ha riscritto l’archetipo della ragazza interrotta, raccontando una femminilità che non ha paura di mostrare le proprie fragilità e stranezze, che diventano baluardo di unicità.
Scream queen, musa gotica, ma anche ragazza contemporanea, capace di ridefinire i canoni: non è eroina, né antieroina. È personaggio a sé, capace di gettare luce attraversando il buio.
Dentro l’allucinazione di Hurry Up Tomorrow
In Hurry Up Tomorrow, Ortega interpreta Anima. Un personaggio che sembra venuto da un altro piano narrativo. Parla poco, osserva molto, agisce come presenza destabilizzante nella vita del protagonista — un cantante di fama mondiale, interpretato da The Weeknd, alle prese con depressione, insonnia e una realtà che inizia a franare sotto i piedi.

Diretto da Trey Edward Shults e scritto con Abel Tesfaye e Reza Fahim, il film è tutto tranne che lineare. È un ibrido tra sogno, trauma e musica. Anima non è la spalla femminile, non è la cura, non è la salvezza. È il personaggio che mette in crisi tutto il resto. E Jenna Ortega lo interpreta con una presenza costante e insieme evanescente: ogni volta che appare, cambia il ritmo, l’atmosfera, la scena.
Un ruolo piccolo solo in apparenza. In realtà è il perno emotivo di un film disorientante e ipnotico, che scava nella mente prima ancora che nella trama.
Mercoledì, seconda stagione: il ritorno di un’icona involontaria
Se al cinema Ortega è la musa che destabilizza, sulle piattaforme torna a essere l’icona gotica più amata della serialità recente. Dal 6 agosto arriva la nuova stagione di Mercoledì, con una struttura in due parti e un cast che si allarga e che annovera, anche, una superstar come Lady Gaga.
Sarà un ritorno più cupo, più complesso, più stratificato. Non più solo ironia dark e balli virali, ma un’evoluzione del personaggio, che cresce di pari passo alle ambizioni della serie (e al suo successo).
Attrice che attraversa (e riscrive) i linguaggi
Cinema d’autore, serie mainstream, personaggi borderline, estetica gotica, trend digitali: Jenna Ortega non si adatta ai generi — li attraversa, li contamina, li cambia. Ha il talento raro di tenere insieme mondi che di solito non si parlano: il teen drama e la performance silenziosa, il cult pop e l’introspezione.
Il suo volto rimarrà nel tempo. A partire da questa calda estate.
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27 giugno 2025