
Dolce&Gabbana riscrive le regole dell’eleganza maschile partendo da un capo inaspettato: il pigiama. E porta in scena una collezione primavera-estate 2026 intitolata proprio "Pyjama Boys", pensata per un uomo contemporaneo, senza confini né etichette. I novantatré look studiati dal duo di stilisti ruotano tutti intorno a questo capo. Cotone, volumi morbidi, proporzioni che oscillano, Dal beige al celeste, dal panna al blu, e dal verde al marrone fino all’intramontabile nero: la palette cromatica è raffinata e si muove tra nuance neutre, punteggiate dalle iconiche stampe a pois o Leopardo.
È una scelta consapevole quella di valorizzare il pigiama, che attinge dal Dna del brand e dal suo archivio Anni 90. Una scelta oggi reinterpretata in chiave sartoriale, pur rimanendo rilassata, in linea con le nuove tendenze, che privilegiano il comfort. È una moda che rassicura, quella di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, in un momento instabile per il fashion e per il mondo. In passerella va in scena una bellezza italiana senza forzature.
Di sera il pigiama diventa prezioso mostrando una veste elegante, grazie a un armonioso dialogo tra righe e luminosi ricami di pietre e cristalli realizzati a mano. Tra gli accessori risaltano spille cammeo e spille da colletto, collane dalle pietre luminose e colorate, indossate singolarmente o con rosari, e occhiali da sole con design ispirati a epoche passate e calati nell’attitudine moderna e unica di ogni outfit.

Completano i look anche borse Sicily dalle linee oversize, Vittoria proposte in varie dimensioni, beauty con tracolla, clutch e modelli che replicano il sacchetto di cotone coordinato con il pigiama.
Lo stile rilassato della collezione passa anche dai piedi, con sneakers, ciabatte in spugna e slide fur-free.

Il front row unisce cinema, musica e sport. Tra gli attori, Theo James, Jung Haein, Lucien Laviscount, Evan Mock, Michele Morrone, e Giancarlo Commare. Sul fronte dei musicisti, Villabanks e gli Elevator Boys, insieme a Victor Perez e Alvin Chong. Gli sportivi sono Gabe Vincent e aren Jackson della NBA. Tutti nomi che confermano la vocazione globale e trasversale della collezione.
Alla fine la sfilata si apre alla città di Milano, come era accaduto per la donna. Lo show conquista viale Piave, di fronte al Metropolitan. I modelli si confondono tra la gente. Il messaggio è chiaro: la moda è di chi la vive.
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23 giugno 2025