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Rose Villain, la sua avventura nella bellezza

Giù dal palco, il lancio di un brand beauty vegan e cruelty-free

ll suo nome d’arte, Rose Villain, è lo pseudonimo di Rosa Luini e ha una storia particolare. L’artista, consacrata da Forbes tra le 100 donne più influenti del 2024, si è trasferita a Los Angeles a soli 18 anni per diplomarsi in musica e ha iniziato a esibirsi live con una rock band di nome “The Villains”.

Sciolto il gruppo, ha tenuto parte del nome “cattivo”. “Funziona!”, assicura. Oggi la dolcezza della rosa lascia il posto alla bontà, a good, per la prima linea make-up creata dalla cantante, “good villain”.

Un progetto che le consente di dare spazio alla sua vena imprenditoriale, come già hanno fatto altre colleghe illustri oltreoceano, come Selena Gomez o Lady Gaga, e che nasce dal suo ormai noto impegno per la sostenibilità e la promozione di scelte etiche, consapevoli e di qualità.

Un brand con il minor impatto negativo possibile sulla salute e l'ambiente, con packaging riciclabili, una filiera Made in Italy trasparente e tracciata e ingredienti sicuri, come farina d'avena e aloe per i fard illuminanti o ribes nero e jojoba per i trattamenti per labbra lucide… pronte per cantare.

L’artista, in gara a Sanremo con Fuorilegge, uscirà con "Radio Vega", il 14 marzo, il suo terzo album di inediti, ed è pronta per l’Unipol Forum di Milano, dove si esibirà per la prima volta live il 23 settembre 2025.