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Milano Design Week, racconti di terra: il ritorno alla natura

Al Salone del Mobile 2025 un viaggio sensoriale tra calore, serenità e design organico, dove le tonalità terrose e le forme morbide avvolgono gli spazi e raccontano la bellezza autentica della terra

Al Salone del Mobile 2025, la tendenza “Racconti di Terra” ci immerge in un viaggio sensoriale, un ritorno alla bellezza autentica e rassicurante della natura. In un mondo frenetico e veloce, il design risponde con spazi che ci avvolgono in calore, tranquillità e stabilità. Le tonalità terrose dominano la scena: rame, marrone, ocra, ruggine… Un abbraccio visivo che ricorda la serenità delle campagne, il respiro della terra che ci nutre e ci protegge. I mobili si vestono di questi colori caldi e accoglienti, dalle linee morbide e organiche, creando ambienti che rassicurano e riscaldano.

Le lampade non sono solo fonti di luce: sono emozioni, diffondendo una luminosità morbida e avvolgente, simile a quella dorata del tramonto. Un’icona di questa visione è Cathedral di Tonelli, progettata da Studio 14, che con la sua struttura scultorea in vetro e metallo ridefinisce l’illuminazione, come una cattedrale che offre rifugio e serenità.

Cathedral di Tonelli Studio

I tappeti, realizzati con fibre naturali, diventano tessuti di comfort, visivo e tattile. Il tappeto Tessera di Yabu Pushelberg per cc-tapis, con il suo richiamo agli antichi mosaici, gioca sulle nuances terrose con una raffinatezza senza pari.

In questa ricerca di estetica e funzionalità, spicca il Fornasetti Small Raised Cabinet, con il suo misterioso motivo Soli e Lune, un mobile che unisce arte e design con un tocco di eleganza e mistero.

La poltrona Pan di Gordon Guillaumier per Frigerio, in un caldo senape che avvolge, ci riporta agli Anni ‘50-‘60 con il suo richiamo all’artigianato e la sua struttura in giunco piegato a vapore, perfetto equilibrio tra tradizione e modernità.

Poltrona Pan di Gordon Guillaumier per Frigerio

La poltroncina Flora di Margherita Fanti per Capital Collection, con il suo marrone profondo e base metallica, traccia un abbraccio caldo e accogliente.

La poltrona Owen di Jean-Marie Massaud per Poliform esplode in una tavolozza di marroni, avvolgendo ogni angolo con un’intimità senza pari. La sua base in legno dalle venature naturali si fonde con il rivestimento che sfuma in tonalità calde, mentre lo schienale ispirato al nastro di Moebius traccia linee fluide e sospende il tempo.

Poltrona Owen di Jean-Marie Massaud per Poliform

La seduta Donald di Marco Fumagalli per Cierre1972, in una sfumatura curry avvolgente, esprime robustezza e comfort, con la sua struttura solida in metallo e piede in noce canaletto.

Il dondolo Loulou Rock di David/Nicolas per Gallotti & Radice, con il suo movimento a dondolo delicato, evoca leggerezza e tranquillità, grazie al contrasto tra il nero e il cuoio naturale che creano un accostamento armonioso.

Dondolo Loulou Rock di David/Nicolas per Gallotti &Radice

Infine, la sedia Glen di Gino Carollo per Calligaris, color nocciola, si distingue con linee essenziali e una struttura ellittica, un’icona di semplicità ed eleganza che cattura l’essenza del design senza tempo.

Sedia Glen di Gino Carollo per Calligaris