Che cos’hanno in comune yoga e surf? Niente, verrebbe da dire. Uno si fa a terra e normalmente fa pensare a ritmi lenti, alla meditazione, mentre l’altro ti porta con la fantasia alle onde dell’oceano, a una sfida dove la forza è tutto. Come mai allora c’è chi ama l’uno e l’altro e li pratica insieme? Per rilassare i muscoli dopo uno sforzo intenso, certo. Ma non solo. È un’affinità grande quella che lega le due discipline, un’affinità elettiva. Perché sul tappetino come sulla tavola c’è tutto il mondo, il tuo mondo. Ti devi concentrare in quel piccolo spazio che ti sorregge e ti delimita, il qui e ora che non consente distrazioni. Che la sfida sia stare in equilibrio su una materia fluida con la potenza di farti volare o trascinarti a fondo, oppure cercare la tua stabilità su una gamba sola, sulla testa, sulle mani, sugli avambracci, è il rapporto che hai con il tuo corpo fisico e mentale quello che conta. E che puoi allenare, per essere sempre più a tuo agio nelle situazioni che affronti. Non stupisce allora che sulle coste del Portogallo o del Sud della Spagna, nelle località più gettonate dai surfisti, non manchi mai la “shala”, il posto per fare yoga.

Portogallo
Ericeira, a 30 minuti da Lisbona in direzione nord, è stata riconosciuta come la prima riserva di surf in Europa e la seconda al mondo, dopo Malibu. È un villaggio incantevole, famoso per le sue onde perfette e l’atmosfera autentica. Le scogliere a picco sul mare sono una cornice di natura incontaminata, il turismo è sostenibile, il territorio non è devastato da strutture ricettive per grandi numeri, come in molte zone del vicino Algarve. Ci sono un paio di hotel di lusso, ma si possono trovare sistemazioni molto gradevoli anche in alberghi di piccole dimensioni, che organizzano direttamente lezioni di yoga e surf. Di ottimo livello, quelle offerte da Olive3, che si trova pieno centro, vicino a ristoranti e negozi sportivi, ha un bel giardino con una piccola piscina e prepara colazioni a buffet con opzioni vegane e detox. 11 le stanze, di dimensioni diverse, e due gli studios.

Spagna
Tarifa è sul promontorio più meridionale della penisola iberica e del continente europeo, affacciata sul Mediterraneo e sull’Atlantico. 38 km di spiagge di sabbia fine battuta dal vento ne fanno una meta imperdibile per chi ama surf, kitesurf e windsurf. A far da apripista al turismo sportivo e alternativo è stato l’olandese Robert Van Looy, che nell’Hotel Dos Mares ha creato un punto di attrazione per tutti gli amanti del vento. Se di giorno protagonista è il mare, di sera è la città vecchia, con le sue stradine tortuose invase dalla movida. “Tarifa è uno stile di vita” dice Adonella Azzoni, giornalista milanese di origine e madrilena di adozione, che tra bar, ristorantini e locali dove tirar tardi ha aperto un piccolo albergo, La Joyita. Prima di darsi al divertimento serale però ci vuole una pausa. Per questo, lo yoga è perfetto. Puoi farlo ovunque, sulla spiaggia, su una terrazza, o al chiuso di una shala.
Ci sono lezioni per tutti i gusti: dall’ashtanga, super dinamico, al classico hata e non bisogna organizzare in anticipo, trovi anche all’ultimo momento. Per chi poi vuole immergersi fino in fondo in una pratica più intensiva, ci sono i retreats organizzati da una quantità di scuole di tutto il mondo, come lo Yogalab di Bergamo, che tra le tante location, ha scelto una villa molto bella nel Casco Antiguo (il centro storico). 5 stanze curate nei dettagli, un giardino interno con cascata d’acqua e un tetto panoramico con piscina.
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