
Ancora una volta è via Durini, con i suoi dintorni, a riportarci nel cuore pulsante della Design Week 2025. Siamo qui per scoprire le novità delle firme più celebri dell’arredo e curiosare tra le proposte di quelle aziende che, pur non partecipando alla fiera di Rho, sanno come farsi notare. La prima tappa è il grande spazio di B&B Italia, che accoglie anche Maxalto (fanno parte dello stesso gruppo), oggi in festa per i suoi primi cinquant’anni. E invece delle candeline, sulla torta spiccano due pezzi speciali.

Il primo è Lilum 50, una dormeuse in edizione limitata a soli 50 esemplari, rivestiti con lino trasformato in tela pittorica dalla pennellata dell’artista olandese Patrick van Riemsdijk. Ogni pezzo è unico e certificato, firmato da Antonio Citterio, l’autore del progetto, e numerato.

Il secondo è un’edizione speciale del tavolo Pathos, disegnato sempre da Citterio nel 2011 che per l’occasione si veste di nuove finiture.
Poi scopriamo ancora un prodotto firmato da Antonio Citterio, ma questa volta per B&B Italia: il divano Cocùn, un sistema di sedute pensato per avvolgere e accogliere. Studiato per creare un’idea di comfort fluido e libero, dà vita a un vero e proprio arcipelago di possibilità.
È tempo di cambiare visione. Girato l’angolo, in via Cavallotti 14, entriamo per scoprire il mondo variopinto di Pedro Almodóvar. E la realtà non smentisce le aspettative: tra le locandine dei suoi film appese alle pareti, ecco Cromática, la nuova collaborazione tra il famoso regista e Roche Bobois. Un incontro tra cinema e design, un universo dominato dal colore, inteso come fil rouge tra la visione artistica del regista e quella della Maison. La collezione si articola in tre microcosmi espressivi. Il primo è Lounge, il divano antesignano del celebre Mah Jong di Hans Hopfer, rivisitato con tessuti che raccontano una personale retrospettiva dei grandi successi di Almodóvar. Il secondo è Bubble, proposto in quattro colori esclusivi - blu, rosso, giallo e verde - selezionati dallo stesso regista perché emblematici del suo stile visivo. Completano la scena cuscini, tappeti e una madia coordinata.
Basta cambiare location per cambiare registro: entriamo nel Baxter Cinema, che a 10 anni dalla sua prima trasformazione, torna a rinnovarsi. Ma più che un restyling, si tratta di una vera e propria riscrittura. Luce, trasparenze e materia diventano strumenti di racconto. Il nuovo pavimento in veneziana riflette la luce in riverberi delicati, mentre partizioni dai toni sobri tracciano una linea poetica che ricorda Carlo Scarpa.
Ed è qui che va in scena la nuova collezione, che rende omaggio all’energia creativa della West Coast americana degli Anni 60, ispirandosi alle iconiche residenze californiane di quell’epoca – sospese tra architettura e natura, rigore modernista e visione sperimentale. Ecco che scopriamo alcune creazioni di Paola Navone come il divano Chicago, con le cuciture morbide e un po’ arricciate e il grande tavolo dedicato al convivio che ha l’unicità di un prodotto artigianale e la qualità tecnica di un progetto contemporaneo.
In cammino verso la luce
Cambio di rotta, con le novità di luce. Siamo curiosi di scoprire cosa avranno fatto i Formafantasma, ovvero Andrea Trimarchi e Simone Farresin - i più gettonati di questa edizione del Salone del Mobile, sono davvero ovunque - nello spazio Flos di corso Monforte. Il luogo si presta alle sperimentazioni: una scatola neutra che il famoso duo ha trasformato con la leggerezza che gli è familiare. Un campo neutro su cui si stagliano le loro lampade SuperWire.
Poco più in là, la vetrina del flagship store milanese con due novità del grande maestro Tobia Scarpa: Biagio Onyx Edition, un’edizione limitata della celebre lampada da tavolo in marmo del 1968, realizzata in soli 150 pezzi numerati in una preziosa varietà di onice dal caldo color miele; e la riedizione di una splendida lampada da terra in legno, Seki-Han, una rarità disegnata da Scarpa per Flos nel 1963.
Ancora pochi passi per andare a curiosare nel nuovo indirizzo milanese di Martinelli Luce.
La progettazione dello showroom, nel cuore del centro storico milanese, è stata sviluppata a quattro mani da Emiliana Martinelli e Dainelli Studio, fondato da Leonardo e Marzia Dainelli e specializzato nella progettazione di spazi pubblici e privati.
I toni scuri e profondi del nero – color carbone – della cannettatura della parete di fondo, della scala e della pavimentazione in moquette, contro il bianco caldo degli espositori che si specchiano sui due lati perimetrali, dialogano tra loro. Qui, alcune delle icone di casa fanno bella mostra di sé, prima fra tutte la regina di casa: la ormai sessantenne Pipistrello, disegnata da Gae Aulenti.