
Rose, ovviamente. E poi mughetti, gelsomini, iris. È un mese prodigo di bellezza questo. Dopo l’aprile crudele di Eliott, maggio arriva con il canto del cucù, come dicono le canzoncine dei bambini, e soprattutto con la più bella fioritura dell’anno. Cominciano gli iris sul finire del mese precedente, poi le rose, i mughetti, fino ai primi gelsomini. Fioriscono nelle aiuole delle città, nei campi bordo strada, nei chioschi sui marciapiedi, nei vasi delle case. Per questo in questi giorni si moltiplicano anche le mostre e le iniziative in tema.
A Londra la regina di tutte le rassegne, il Chelsea Flower Show, benedetta al suo avvio dalla visita di re e regine e dal lavoro dei migliori garden designer al mondo, aprirà i battenti il 20 del mese. La sua versione meneghina è Orticola, inaugurata l’8 ai giardini di via Palestro a Milano, i giardini Pubblici per chi in questi prati di centro città ha passato un’infanzia lontana. Anche qui cappellini in tema per signore, o meglio “sciure”, in vena di mondanità bucolico/milanese. E soprattutto colori, profumi e bellezza viva e, è il caso di dirlo, vegeta.
Orticola 2025
La mostra mercato di florovivaismo che, con più di 150 espositori, accoglierà i visitatori fino a domenica 11 è, insomma, il “place to be”. Titolo di quest’anno è “Bio bio bio, in giardino c’è vita”, per sottolineare il valore della biodiversità e del giardinaggio sostenibile. E tra le viuzze di ghiaia dei giardini è possibile ammirare non poche novità. Ecco allora la collezione un po' demure dei mughetti, le piante rare, i vegetali velenosi, le piante acquatiche carnivore, quelle a rischio estinzione e quelle resistenti alle malattie, ibridi di rose mai esposti prima, frutta e vitigni antichi recuperati. E poi, soprattutto, i fiori, rampicanti, acquatici, enormi o piccolissimi, appariscenti o discreti, profumati o no ad adornare una passeggiata che è un balsamo per gli occhi. Si va dalle rose ai garofani, dalle ninfee agli iris, dalle aromatiche agli agrumi, fino ai rampicanti meno scontati, come le clematidi o le bouganvilles.
La storia
La società Orticola di Lombardia nasce nel 1865 su iniziativa del conte Pertusati, proprietario di un giardino nel suo palazzo nel centro di Milano, di Egidio Gavazzi e del principe ereditario Umberto di Savoia. Inaugurata nell’aprile dell’anno successivo alla presenza della Duchessa di Genova dei vivaisti e dei giardinieri delle più importanti ville patrizie dell’epoca, l’appuntamento diventa subito un punto di riferimento per gli amanti di botanica, gli appassionati di orticoltura e di arte del paesaggio. Signori, dame dell’alta società e perfino principi che per l’occasione sfoggiano outfit elegantemente bucolici. L’obiettivo? Occuparsi del verde cittadino, ora come allora un bene prezioso e delicato che necessita di cure e amore, in ogni tempo ed ogni stagione.
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