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Yves Saint Laurent, ad Arles una mostra celebra il dialogo tra moda e fotografia

Il lato più intimo e inedito dello stilista si svela in Yves Saint Laurent et la photographie attraverso gli occhi dei più grandi artisti del suo tempo, da Helmut Newton a Guy Bourdin, passando per Jean Loup Sieff

Al LUMA di Arles, va in scena Yves Saint Laurent et la photographie, la rassegna che indaga il rapporto tra uno dei couturier più fotografati di tutti i tempi e il mezzo privilegiato dalla moda.

Yves Saint Laurent nel suo studio parigino, 1982 Credit: Getty Images

Il sud della Francia torna così protagonista della moda e dell’arte, nell'ambito del festival di fotografia Rencontres d'Arles 2025, nella capitale estiva della fotografia d’autore.

Al centro dell'esposizione un omaggio al percorso visivo dello stilista: fotografie d’autore e un cabinet de curiosités di circa 200 oggetti d’archivio, in mostra fino al 5 ottobre. Dagli smoking da donna agli abiti Mondrian, alla scandalosa collezione ispirata al dopoguerra.

L'esposizione si articola in due percorsi: il primo è un viaggio visivo in ottanta scatti: ritratti, editoriali, backstage, che disegnano la parabola visiva di un couturier che non ha mai smesso di dialogare con la macchina fotografica. Basta dare un'occhiata all'infinita lista di talenti al centro della mostra a lui dedicata: Richard Avedon, Guy Bourdin, Irving Penn, Ellen von Unwerth, Andy Warhol, Sabine Weiss e Paolo Roversi.

ELLE, September 1965. Cocktail dresses from the Fall-Winter 1965 haute couture collection, also known as the “Tribute to Piet Mondrian.” Courtesy of Yves Saint Laurent / Jeanne Lanvin-Castillo / Peter Knapp

Ci sono gli esperimenti di William Klein, i backstage di Bettina Rheims, le pose teatrali ideate da Jeanloup Sieff, i reportage di Jean-Marie Périer.

Il secondo percorso comprende invece duecento oggetti d’archivio.

Un percorso più intimo, personale.

Qui, le foto sono appese sopra vetrine alte fino alla vita, colme di tesori d'archivio: provini a contatto, riviste d'epoca, ritagli stampa, fotografie personali, macchine fotografiche vere e proprie (ad esempio, una vecchia Polaroid) e altri ricordi.

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