Manca un mese esatto alla 70esima edizione dei David di Donatello 2025. Uscite le nomination il 7 aprile, partono i pronostici su chi saranno i vincitori della statuetta d’oro il prossimo 7 maggio 2025.
Guidano la corsa Parthenope di Paolo Sorrentino e Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, con ben 15 candidature ciascuno. Il primo racconta in modo intenso e romantico la città del regista, Napoli, e la vita di una giovane donna, Parthenope, che attraversa cinquant’anni di trasformazioni interiori e sociali. Per la sua interpretazione Celeste Dalla Porta è candidata alla statuetta come Miglior Attrice Protagonista e Luisa Ranieri come Miglior Attrice Non Protagonista.

Berlinguer – La grande ambizione porta al cinema la figura del segretario del PCI Enrico Berlinguer, disegnandone un ritratto personale e pubblico e intrecciando la storia politica con il ricordo collettivo. Nei panni del Segretario Elio Germano ha dato vita a un ruolo che gli ha fatto guadagnare la nomination come Miglior Attore Protagonista e Roberto Citran, in quelli di Aldo Moro, come Miglior Attore Non Protagonista.

Si aggiudicano 14 nomination Vermiglio di Maura Delpero, vincitrice del Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia lo scorso anno, e la serie-film L’arte della gioia di Valeria Golino, una storia di stampo femminile dai caratteri sensuali e ribelli, che attraversa il Novecento nella trasposizione del romanzo postumo di Goliarda Sapienza.
Il David degli Spettatori è assegnato a Diamanti di Ferzan Ozpetek.

Ecco l’elenco delle nomination principali:
Miglior film: Berlinguer - La grande ambizione di Andrea Segre, Parthenope di Paolo Sorrentino, Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, L'arte della gioia di Valeria Golino, Vermiglio di Maura Delpero.
Migliore attrice protagonista: Barbara Ronchi per Familia; Romana Maggiora Vergano per Il tempo che ci vuole; Tecla Insolia per L’arte della gioia; Celeste Dalla Porta per Parthenope; Martina Scrinzi per Vermiglio.
Migliore attrice non protagonista: Geppi Cucciari in Diamanti; Tecla Insolia per Familia, Valeria Bruni Tedeschi per L’arte della gioia; Jasmine Trinca per L’arte della gioia; Luisa Ranieri per Parthenope.
Miglior attore protagonista: Elio Germano in Berlinguer – La grande ambizione; Francesco Gheghi in Familia; Fabrizio Gifuni in Il tempo che ci vuole; Silvio Orlando in Parthenope; Tommaso Ragno in Vermiglio.
Miglior attore non protagonista: Roberto Citran in Berlinguer – La grande ambizione; Francesco Di Leca in Familia; Guido Caprino in L’arte della gioia; Pierfrancesco Favino in Napoli – New York; Peppe Lanzetta in Parthenope.
Miglior regia: Andrea Segre per Berlinguer - La grande ambizione, Francesca Comencini per Il tempo che ci vuole, Valeria Golino per L'arte della gioia, Paolo Sorrentino per Parthenope, Maura Delpero per Vermiglio.
Miglior esordio alla regia: Edgardo Pistone per Ciao bambino, Margherita Vicario per Gloria!, Loris Lai per I bambini di Gaza, Gianluca Santoni per Io e il Secco, Neri Marcorè per Zamora.
Migliore sceneggiatura originale: Andrea Segre e Marco Pettenello per Berlinguer - La grande ambizione, Enrico Maria Artale per El Paraiso, Margherita Vicario e Anita Rivaroli per Gloria!, Francesca Comencini per Il tempo che ci vuole, Paolo Sorrentino per Parthenope, Maura Delpero per Vermiglio.
Migliore sceneggiatura non originale: Gianni Amelio e Alberto Taraglio per Campo di Battaglia; Francesco Costabile, Vittorio Moroni e Adriano Chiarelli per Familia; Roberto Proia per Il ragazzo dai pantaloni rosa; Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo per L’arte della gioia; Gabriele Salvatores per Napoli - New York.
07 aprile 2025