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No Boundaries Design: Porta Venezia 2025, un Fuorisalone senza confini

Ispirato a Eileen Gray, il distretto diventa un laboratorio di sperimentazione dove il design sfida ogni limite, trasformando il quartiere in un territorio di creatività in continua evoluzione

Il design è ovunque. Si insinua negli spazi comuni, trasforma edicole e fiorai, ridisegna il quotidiano. Come Urban Meadow, l'installazione di Alessandro Corina per Eccentrico che, nella piccola edicola di Corso Buenos Aires, intreccia ceramica e spazio pubblico in un nuovo racconto di interazione sociale.

Urban Meadow”, un’installazione artistica di Alessandro Corina Studio per Eccentrico corso Buenos Aires

Porta Venezia diventa una mappa di percorsi inaspettati. REdDUO, nato dall'unione creativa di Fabiola Di Virgilio e Andrea Rosso, costruisce una narrazione visiva immersiva nel cuore del quartiere.

Convey, con la sua nuova location, consolida il ruolo di piattaforma internazionale per il design, mentre il Convey Bar e il Convey Market diventano punti di incontro e scoperta.

Nel cuore del Porta Venezia Design District, il design non si lascia definire: No Boundaries Design. To create, one must first question everything. Ispirato alla visione di Eileen Gray, il tema della terza edizione del distretto scardina le barriere tra arte, architettura e design, invitando a riscoprire il potere del dubbio come spazio di libertà e di trasformazione continua. Così i Bastioni di Porta Venezia diventano tela per un intervento artistico di Toiletpaper con Prima Assicurazioni: serpenti ipnotici, un simbolo pulsante di metamorfosi, un flusso di energia in divenire.

Una tensione simile percorre P0rn0 Romantiko di Vanadio23, un gioco tra innocenza e provocazione, in cui ceramiche in miniatura custodiscono immagini segrete, rivelate solo da una lente d’ingrandimento.

Nella cornice del MEET Digital Culture Center, Sabrina Ratté porta per la prima volta in Italia Realia: un viaggio tra tecnologia e biologia, un’esperienza sensoriale in sinergia con HAIKI+. La tecnologia è protagonista anche nel Garage 21, dove Google, con Making the Invisible Visible, esplora il passaggio dall’idea astratta alla forma concreta attraverso la ricerca di Ivy Ross e le visioni luminose di Lachlan Turczan. La materia si fa linguaggio. Il vetro diventa racconto con Poetica, l’installazione di WonderGlass & Calico Wallpaper all’Istituto dei Ciechi, dove Vincent Van Duysen e Ronan Bouroullec intrecciano trasparenze e trame in un paesaggio sospeso tra reale e immaginario.

WonderGlass + Calico, Istituto dei Ciechi, via Vivaio 7

Ancora il vetro al centro di Two-Fold Silence, prima mostra personale di 6:AM nei suggestivi ex bagni pubblici della piscina Cozzi, con l’inedita apertura al pubblico dell’area docce.

Two-Fold Silence, Piscina Cozzi, Viale Tunisia 35

Un viaggio che attraversa i sensi con Source of Pleasure, installazione site-specific di Juliana Lima Vasconcellos per Lavazza nel cortile di Palazzo del Senato: il caffè si trasforma in esperienza immersiva, una celebrazione tattile, olfattiva, visiva.

Infine, Paff Paff Liminal Spaces for Sensorial Rituals di Finemateria con cc-tapis e QuadroDesign, un omaggio alla lana come archetipo di accoglienza. Nella sede di Park Associati, uno spazio primordiale invita a rallentare, a ritrovare il respiro nel ritmo vorticoso del Salone.

Tra showroom, installazioni, gallerie e spazi effimeri, Porta Venezia si conferma laboratorio di sperimentazione, un palcoscenico aperto al dialogo tra presente e futuro, tra visibile e invisibile. Il design, come sempre, è ovunque.

Anche Matteo Cibic porta il suo sguardo visionario nel Fuorisalone con Lakapoliesis alla Fondazione Luigi Rovati, un viaggio nella natura viva e senziente. Ispirato agli studi di Monica Gagliano e Stefano Mancuso, ribalta la prospettiva: il mondo vegetale non è più sfondo o risorsa da ottimizzare, ma un organismo intelligente e autonomo. Sculture in alluminio riciclato, legno e lana annodata costruiscono una cartografia tridimensionale che celebra la forza rigenerativa della natura, in un dialogo continuo tra arte, scienza e immaginazione.

Matteo Cibic, Lakapoliesis (Credit Portanome) Fondazione Luigi Rovati, Corso Venezia, 52