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Chi era davvero Amy Winehouse?

Al MArTA - Museo Archeologico Nazionale di Taranto una mostra svela la giovane Amy attraverso 50 scatti inediti di Charles Moriarty

23 luglio 2011. Amy Winehouse viene trovata senza vita nel letto di casa, a Camden, Londra. Sono le 15.53. Il mistero della sua morte comincia subito e la cantante entra nel mito. Si susseguono le ipotesi sulle cause del decesso: si parla di abuso di stupefacenti, di un mix di farmaci, poi di alcol.

L’indagine finisce anche al centro di uno scandalo, alcuni documenti vengono persi. Entra in campo l’ipotesi di un suicidio involontario. Il fratello dichiara che la vita di Amy è stata spezzata per le conseguenze dei disturbi alimentari. Ma sono solo ipotesi. Una seconda inchiesta nel 2013 conferma: la Winehouse è stata intossicata dall’alcol, le ha bloccato la respirazione.

Credit: Charles Moriarty

Ma chi era davvero Amy? Tanto si è visto e detto della Winehouse “dopo”, quanto poco si sa di lei “prima”. Prima di diventare la voce più black della musica bianca, prima dell’esplosione del successo con l’album Frank, uscito il 20 ottobre 2003. Prima di essere schiacciata, forse, dall’incapacità di gestire il talento.

Credit: Charles Moriarty

Al MArTA – Museo Archeologico Nazionale di Taranto la mostra Amy Winehouse before Frank by Charles Moriarty svela la giovane Amy attraverso 50 scatti inediti del famoso fotografo di moda britannico. Ne emerge il ritratto di una ragazza ironica, fragile e luminosa, che cullava il sogno di cantare. Le foto, scattate tra Londra e New York nel 2003, raccontano l’attimo prima della trasformazione: Amy ha 19 anni, Charles 21. È un ritratto sincero e personale, che restituisce autenticità a un’icona spesso fraintesa e ancora molto amata

Credit: Charles Moriarty

Tra eyeliner alla Cleopatra, spontaneità e talento puro, si coglie la bellezza malinconica di chi stava per diventare leggenda. Un viaggio visivo che fa riscoprire la vera Amy e il suo mondo: la sua acconciatura iconica e quegli abiti inequivocabilmente primi anni Duemila. Fotografia dopo fotografia si rivela un’anima che voleva soltanto essere se stessa.

Al MArTA dal 17 giugno al 6 luglio 2025.

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