
Diciamolo subito: una grande attrice lo era anche prima. Quando, per esempio, ha interpretato Sylvia nel film “Tre uomini e una culla”, per cui è stata nominata al Premio César nel 1985 fino alla recente acclamata interpretazione in “The Crown”. Ma il vero successo Philippine Leroy-Beaulieu lo ha trovato a sessant’anni nei panni dell'acuta, ironica e potente Sylvie Grateau della serie “Emily in Paris”, un personaggio snob come solo certe francesi possono essere. Oggi è corteggiata anche dalle maison, si fa preziosa e diventa la nuova ambasciatrice di Pomellato.
Una carriera che sfida le convenzioni
Figlia dell'attore Philippe Leroy – il corsaro Yanez di “Sandokan” e della modella Francoise Laurent, Philippine Leroy-Beaulieu nasce a Boulogne-Billancourt il 25 aprile 1963, trascorrendo poi l'infanzia in Italia. Nel 1979 inizia a studiare recitazione a Parigi. Alle spalle ha una carriera che si estende su quattro decenni, in cui interpreta costantemente ruoli che sfidano le convenzioni e celebrano l’emancipazione femminile.
“Come attrice franco-italiana, ho sempre ammirato come Pomellato abbini l’artigianalità italiana con il design contemporaneo. I loro gioielli parlano a donne che non hanno paura di esprimere la propria individualità. Ogni creazione racconta una storia di libertà e creatività - valori che hanno guidato le mie scelte professionali”.
La partnership prende il via mentre Leroy-Beaulieu si prepara per diversi progetti, tra cui il prossimo film di sopravvivenza “100 Days” con il regista candidato all’Oscar Carlos Saldanha, e l’attesa quinta stagione di “Emily in Paris”.
20 febbraio 2025