Prima la vita da ragazza, oscura fanciulla del Michigan, poi da star mondiale, infine, 45 anni dopo il ritiro, la lunga vita da invisibile eppure celebratissima icona del cinema. Potremmo chiamare Kim Novak la donna che visse tre volte, citando il celebre film che la rese indimenticabile nei panni di quella Madelaine in tailleur grigio e chignon che faceva perdere il sonno e il senno al poliziotto James Stewart.

Hitchcock ci aveva visto bene, come sempre, e la Kim nazionale, origine ceca ma nata a Chicago, dopo Vertigo che la lancia a 25 anni a livello internazionale, calcherà le scene più intense, meritando un ampio posto al sole nella Hollywood a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta e lavorando sotto la direzione di più grandi maestri, Billy Wilder compreso, e al fianco di star come Frank Sinatra, William Holden e Tyron Power. Per queste ragioni la star 92enne affiancherà Werner Herzog tra gli artisti che riceveranno il Leone d'oro alla carriera durante la 81ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, che avrà luogo sull'isola del Lido dal 27 agosto al 6 settembre.

Ritiratasi dal cinema dal 1980, Kim Novak ha sposato un’altra arte: la pittura. Dipingere è per Kim “bloccare i momenti della vita che passa”, ha dichiarato. Se sul set è il regista che decide, nel gesto pittorico è lei la regista dei suoi quadri. Non rimane che aspettare Venezia allora per ammirarla anche in questo terzo tempo della sua vita, sempre sotto i riflettori, sempre splendidamente bionda.
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