
Dubai: l’estate in versione design di lusso
Dubai si arricchisce di una nuova meraviglia architettonica: il Jumeirah Marsa Al Arab, l’ultima creazione del famoso architetto Shaun Killa, noto per il Museo del Futuro e l’Opera di Dubai. Questo resort completa la trilogia nautica di Jumeirah, affiancandosi al Burj Al Arab (la vela) e al Jumeirah Beach Hotel.

Design ispirato ai superyacht
Il Jumeirah Marsa Al Arab si distingue per la sua facciata curva che richiama le linee dei superyacht, offrendo un’esperienza di lusso senza precedenti.
Gli interni, curati da studi di design come HBA, AvroKO e LTW Designworks, sono ispirati alle tonalità calde dell’ora dorata. Materiali pregiati come marmo, legno organico, tappeti di seta fatti a mano e luci di cristallo soffiato creano un’atmosfera accogliente e sofisticata.
Sostenibilità e arte
Il Jumeirah Marsa Al Arab utilizza soluzioni sostenibili come sistemi di ombreggiatura dei balconi, che riducono il consumo energetico fino al 40%.
composta da 1.500 cristalli a forma di conchiglia.
Rwanda: il cuore dell'Africa che rinasce tra foglie di tè e sguardi di gorilla
C’è un’Africa che sorprende, commuove e insegna.
È il Rwanda, terra di colline e foreste sconfinate.
Un Paese che ha vissuto una delle pagine più drammatiche della storia contemporanea, ma che oggi si mostra al mondo come simbolo di rinascita, equilibrio e bellezza.
Nel 1994, il Rwanda fu teatro di uno dei genocidi più atroci del XX secolo: in soli cento giorni, circa 800.000 persone, in prevalenza della minoranza Tutsi, furono uccise da estremisti Hutu, in una guerra che affondava le sue radici in decenni di tensioni etniche e diseguaglianze.
Oggi, a trent’anni di distanza è un Paese che ha saputo ricostruirsi con dignità. Kigali, la capitale, è tra le città più pulite e sicure dell’Africa. La natura, dopo anni di coraggiose battaglie contro la corruzione e il bracconaggio, è stata protetta e valorizzata. E il turismo (anche qui) è sostenibile, consapevole e raffinato.
Nyungwe House: la poesia del tè e del silenzio
Incastonata ai margini della foresta pluviale di Nyungwe, nel sud del Paese, sorge una delle strutture più straordinarie dell’intero continente: One&Only Nyungwe House. Immersa in una rigogliosa piantagione di tè, questa residenza coloniale riconvertita in eco-lodge di lusso offre un’esperienza che va oltre l’ospitalità. Qui si cammina tra i filari verdeggianti al mattino, si assapora il tè prodotto localmente al tramonto, e si dorme avvolti dal respiro antico della giungla.
Il santuario dei gorilla
A nord, al confine con l’Uganda e la Repubblica Democratica del Congo, si estende il Parco Nazionale dei Vulcani: un luogo leggendario, celebre per essere l’habitat dei gorilla di montagna amati e protetti dalla straordinaria Jane Goodall.
Qui, tra nebbie e foreste di bambù, si può vivere uno degli incontri più straordinari del mondo naturale: osservare da vicino una famiglia di gorilla, in silenzio, sotto lo sguardo vigile dei ranger che proteggono con dedizione questi giganti buoni.
Maldive: l’Eden sostenibile tra giardini tropicali e Spa sull’acqua
Le Maldive sono il Paese più “basso” del mondo con 1.200 isole sparpagliate nell’arcipelago dell’Oceano Indiano che, rispetto al livello del mare, si alzano in media solo di un metro.
Le attuali previsioni sul loro destino, legato ai disastrosi cambiamenti climatici, dicono che l’80% del Paese potrebbe essere inabitabile già nel 2050 perché sommerso dalle acque e, addirittura, le Maldive potrebbero cessare di esistere entro la fine del secolo.
Una visione nefasta che i maldiviani non possono permettersi di ignorare. Per questo motivo istituzioni, popolazione e i proprietari dei resort, sono al lavoro per salvare il futuro di queste isole magnifiche.
I visitatori sono tra gli attori che possono sostenere la battaglia per la sopravvivenza delle Maldive scegliendo di soggiornare in resort che rispondano con serietà ai principi di sostenibilità.
Il Four Seasons Landaa Giraavaru, nel suo Marine Discovery Center educa gli ospiti sull’importanza della conservazione marina. Tra i progetti chiave, il Maldivian Manta Ray Project e il il Maldivian Manta Ray Project e il programma di riabilitazione delle tartarughe marine.
Chi soggiorna al lussuoso One&Only Reethi Rah, su una delle isole semi-artificiali più grandi delle Maldive, sostiene l’uso dei materiali locali come i gusci di cocco e la seta impiegati in tutto il resort. La struttura ha anche avviato un programma di restyling utilizzando solo legno proveniente da foreste sostenibili.
C’è poi l’Emerald Maldives Resort & Spa, sull’isola di Fasmendhoo, che impiega solo materiali locali come bambù e pietre naturali e produce acqua calda con energia solare. Qui un impianto di compostaggio converte i rifiuti alimentari in fertilizzante e il Coral Frame Planting sostiene la protezione della barriera corallina.
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