"Lei è un bandito dell'archeologia" dice Antonino Monteleone al tombarolo che gli permette di farsi seguire e intervistare, il quale ribatte con una certa decisione: "Io invece penso che sono un eroe dell'archeologia, perchè tutto quello che viene trovato è grazie a noi, no agli archeologi". Dopo l'inchiesta delle scorse settimane, Le Iene sono tornate sul caso dei bronzi di Riace, incontrando chi scava di notte (illegalmente) per trovare reperti archeologici da vendere al mercato nero.
"Nessuno mi dà la possibilità di farlo vedere al museo - spiega il tombarolo intervistato con il volto coperto, che poi aggiunge - Io non voglio fare il bandito, sarei più contento se qualcuno ci desse una possibilità. Se ci fosse una legge che ci offrisse la possibilità di lavorare, faremmo risparmiare soldi allo Stato, invece di spenderli".
Sulla questione è intervenuto anche il giornalista esperto d'arte Fabio Isman: "Io chiamo i tombaroli e i loro accoliti "assassini", perchè sono assassini del passato e della storia".
Questo e molto altro nel servizio, che segue l'inchiesta sui bronzi di Riace, sulla predazione dell'arte di Antonino Monteleone andato in onda nella puntata di domenica 24 novembre a Le Iene su Italia 1.
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