«Nelle ultime ore ci state chiedendo in massa che fine abbia fatto il servizio intitolato: “Chico Forti torna in Italia e alcuni diventano bipolari”. Abbiamo dovuto toglierlo perché chi detiene i diritti della trasmissione “Accordi e Disaccordi” ci ha diffidato intimandoci di toglierlo dal nostro sito perché, evidentemente, non era d’accordo nel farci tenere lo spezzone in cui Marco Travaglio parlava del trasferimento di Chico Forti in Italia.
Nessuno però può impedirci di raccontarvi cosa aveva detto. In modo che, chi se la fosse persa ora possa comprendere a fondo il Travaglio pensiero, rispetto al rientro in Italia del nostro connazionale condannato all'ergastolo negli Stati Uniti.
Allora: il nostro servizio mostrava uno spezzone in cui Marco Travaglio, come di consueto, si trovava in studio ad “Accordi e Disaccordi” e a un certo punto, parlando dell'arrivo a Pratica di Mare di Chico Forti e della foto che lo ritrae insieme a Giorgia Meloni, pone un quesito. DICHIARAZIONI DI MARCO TRAVAGLIO: “Io non capisco che cosa vada a fare il capo del governo italiano all’aeroporto a festeggiare un assassino e che cosa deve pensare la famiglia di quel ragazzo ucciso, ricordiamo, si chiama Anthony Dale Pike”.
Ecco, questa è la parte che abbiamo dovuto togliere. Dopodiché seguiva una risposta alla domanda posta dal direttore de Il Fatto Quotidiano rispetto al pensiero della famiglia della vittima.
Una risposta che Travaglio avrebbe potuto trovare all’interno dei nostri servizi sul caso Chico Forti, quando il fratello della vittima Bradley Pike ci rilasciò queste dichiarazioni: “Hanno detto che è stato lui l’assassino, ma io non credo che sia lui l’assassino. Penso che sia anche solo ridicolo pensare che lui abbia pianificato quell’omicidio, aveva troppo da perdere. Io credo che sia una tragedia, e sono passati vent’anni. Credo che sia arrivato il momento di portare un po’ di pace in questo mondo, soprattutto per i figli (di Chico Forti) e per i figli dei suoi figli. È davvero un tragico errore e io spero di poter aiutare Enrico Forti a uscire di galera per portare un po' di pace anche ai suoi figli. Quindi vi prego, fatelo uscire. Liberatelo”.
Era importante riportare e ricordare queste sue parole perché, se come strumento di critica viene messo sul banco il morto, ecco è d'obbligo dare voce ai familiari, del morto.
Dichiarazioni che Bradley Pike non si è limitato a fare solo a noi, ma che, messe nero su bianco, ha firmato in una lettera indirizzata al governatore della Florida per richiedere il suo rilascio.
LETTERA FIRMATA DA BRADLEY PIKE AL GOVERNATORE DELLA FLORIDA RON DE SANTIS in cui si legge: “Vi scrivo per chiedervi l’immediato rilascio di Enrico Forti, sono fermamente convinto che il sig. Forti sia innocente per il crimine di cui è stato ingiustamente detenuto per 20 anni”».
L'intero servizio è disponibile in alto.
23 maggio 2024