Antonina Fontana, artigiana di Salemi di 74 anni, si trovava a bordo della sua auto la sera dell'11 novembre. Due uomini le hanno chiesto un’informazione, ma, quando la donna è scesa dall’auto, i due sconosciuti hanno iniziato a picchiarla a calci e pugni.
In diretta dall’ospedale di Castelvetrano, Antonina racconta a Barbara d’Urso gli istanti prima e dopo la violenza: “Sono venuti due uomini per chiedermi un’informazione. Poi mi hanno fatto scendere dalla macchina e uno si è messo il passamontagna. Mi hanno dato tante botte sulla faccia e poi mi hanno gettato in un dirupo. E hanno continuato a darmi delle botte”. Dopo la violenza, la donna è riuscita a trascinarsi fino alla macchina per chiamare il nipote per i soccorsi: “Loro pensavano che fossi morta e sono andati via. Poi sono risalita e ho chiamato mio nipote. Avevo il femore e il naso rotto”.
Salvatore, il nipote della donna, afferma: “È un mistero perché fino a 20 minuti prima era insieme a me. Da quello che mi ha raccontato, l’intenzione era quella di ucciderla. Sappiate che se l’obiettivo è la sua eredità, donerà tutto in beneficenza”.
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