Durante un’intervista esclusiva a Pomeriggio Cinque, Milko Skofic parla per la prima volta in un programma tv dopo la morte di Gina Lollobrigida. Il 7 giugno 2023 ci sarà un’udienza straordinaria nel processo a carico di Andrea Piazzolla, l'assistente di Gina Lollobrigida accusato di circonvenzione d'incapace ai danni dell'attrice.
Nel corso dell'intervista, Milko affronta diversi temi legati alla madre: dal rapporto tra Gina e Andrea Piazzolla all'eredità di Gina Lollobrigida fino alla presunta malattia terminale di Andrea Piazzolla.
Milko Skofic contro Andrea Piazzolla: "Lo sfratto lo ha firmato Piazzolla"
“Ho sentito tante bugie in televisione e sulla stampa e ho pensato che fosse ora di fare chiarezza e spiegare come sono andate le cose veramente", inizia Milko nell'intervista durante la quale parla della presunta manipolazione di Gina Lollobrigida, "Mi ha ferito la manipolazione di mia madre da parte di Piazzolla".
Riguardo lo sfratto della famiglia di Milko dalla villa di Gina Lollobrigida, il figlio dell'attrice aggiunge: "Lo sfratto praticamente lo ha firmato Andrea Piazzolla, lui amministrava tutto il patrimonio di mia madre. Lei credeva a qualsiasi cosa lui dicesse. Una volta ho visto una fattura con 100mila euro di spesa per comprare una macchina. Lei mi diceva Andrea è un genio, compra le macchine e poi lo rivende. Quando lui è arrivato, i conti erano buoni, potevano finanziare la vita di mia madre. Quando mia madre è morta, non era rimasto nulla nei conti di Roma".
Milko parla del patrimonio di Gina Lollobrigida,
“Tu hai mai ascoltato dei nastri di tua madre in cui parlava con Paolo Limiti di una malattia terminale di Piazzolla?”, chiede l'inviata Giorgia Scaccia.
“Ho sentito i nastri dove mia madre diceva che Andrea Piazzolla aveva una malattia terminale", afferma Milko Skofic che commenta anche la vendita in una casa d'aste di molti beni di Gina Lollobrigida, "A maggio 2020 ho ricevuto una chiamata di una signora e mi ha detto io la devo avvertire che stanno vendendo tutti i mobili di sua madre in una casa d’aste".
Il figlio di Gina Lollobrigida è convinto che la decisione di vendere questi beni non sia stata portata avanti dalla madre: "Queste erano tutte cose che mia madre aveva cercato, sono ricordi di una vita, lei ci teneva. Aveva dei quadri bellissimi. Io ci sono rimasto e ho detto questo non è possibile”.
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