Pomeriggio Cinque
CRONACA

Samantha Migliore, parla un'altra vittima dopo l'arresto di Pamela

A Pomeriggio Cinque la testimonianza di un'altra donna vittima di un intervento estetico di Pamela, che ora si troverebbe ai domiciliari per la morte di Samantha Migliore

"Ho conosciuto Pamela negli anni '90. In quei tempi non si conoscevano i danni che poteva provocare. Ho scelto di fare i glutei e anche il viso. Dopo pochi anni ho cominciato ad avere i primi problemi". A Pomeriggio Cinque parla un'altra donna che avrebbe scelto di affidarsi per un intervento estetico a Pamela Andress, arrestata ai domiciliari dopo la morte di Samantha Migliore avvenuta dopo un trattamento al seno fatto in casa.

"Lei è venuta a casa mia, mi sono sdraiata nel letto e lei ha appoggiato sul tavolo delle siringhe di metallo molto grosse che sono quelle usate per fare le punture ai cavalli. Lei mi ha spiegato di non poter fare l’anestesia perché se per sbaglio fosse andata a toccare un nervo o un capillare, io non avrei sentito niente e lei sarebbe andata avanti, facendo dei danni", continua la donna. Nel corpo di Samantha, infatti, sarebbero state trovate tracce di silicone, come raccontato a Pomeriggio Cinque da Daniele Pizzi, l'avvocato della famiglia di Samantha Migliore.

"Dopo la puntura rimane un buco aperto che deve essere chiuso. Per evitare che uscisse lei ha messo la colla che si compra dal ferramenta", racconta l'ospite a Barbara d'Urso, e conclude con un appello: "Non dovete farlo. Il silicone è una bomba a orologeria, prima o poi il problema si presenterà".


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