"Non è possibile avvelenare un bambino con un formaggio". A Pomeriggio Cinque parla Gian Battista Maestri, il padre del bambino che è in coma da sette anni per aver mangiato un pezzetto di formaggio.
Come risarcimento, la famiglia avrebbe ricevuto 2500 euro: "Era la pena massima prevista dal codice penale", denuncia il padre, che polemizza anche con la recente decisione dell'azienda turistica della Val di Non di premiare il caseificio per l'eccellenza della qualità dei loro prodotti: "Sono indignato", commenta.
Maestri conclude: "Non posso dire di essere soddisfatto con un bambino in stato vegetativo. Ormai non provo più felicità né soddisfazione, non provo nessun sentimento. Il formaggio non doveva essere avvelenato. Hanno ucciso un bambino".
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET INFNITY MAGAZINE
22 marzo 2024