"Ringraziamo la Corte che ha capito finalmente che io sarei stata l'ennesima vittima di femminicidio. Alex è stato un grande, è una persona meravigliosa e merita tutto il bene di questo mondo". A Pomeriggio Cinque, le parole della madre di Alex Cotoia, 22 anni, assolto dalla Corte d’Assise d’Appello di Torino dall'accusa di omicidio volontario per i fatti avvenuti a Collegno nel 2020.
All'epoca appena diciottenne, Alex avrebbe ucciso il padre 52enne con 34 coltellate per difendere la madre dall’ennesima aggressione. La sentenza, arrivata dopo l'annullamento della precedente condanna da parte della Cassazione, confermerebbe quanto stabilito nel primo grado di giudizio: Alex avrebbe agito per legittima difesa.
Dopo un’assoluzione in primo grado, nel dicembre 2023 Alex era stato condannato a sei anni, due mesi e venti giorni. La Cassazione aveva poi disposto un nuovo processo, ribadendo la necessità di riconsiderare i fatti. Con la nuova sentenza, la corte ha confermato la legittima difesa, riconoscendo il dramma vissuto dalla famiglia.
Alex racconta a Pomeriggio Cinque: "Sono stati momenti difficili e complicati. Ora devo prendere in mano il mio futuro, ho diverse idee per la testa". Per il giovane, cambiare il cognome in quello della madre è stato simbolico: un modo per lasciare alle spalle anni di violenza domestica e iniziare una nuova vita.
La madre ricorda il terrore di quei giorni, quando il figlio si era preparato a entrare in carcere in caso di condanna: "Vedere Alex preparare la borsa è stato devastante".
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14 gennaio 2025