Il presidente della regione Veneto Luca Zaia intervene a Mattino Cinque News per commentare quanto accaduto a Giulia Cecchettin, la la 22enne di Vigonovo (VE) scomparsa sabato 11 novembre insieme all'ex fidanzato Filippo Turetta e ritrovata una settimana dopo senza vita vicino a un lago di Barcis (Pordenone).
"È fondamentale fare in modo che la morte di Giulia non venga derubricata come semplicemente la 105esima vittima dell'anno in questo Paese - ha dichiarato Zaia, intervenuto in collegamento con la trasmissione di Canale 5 durante la puntata in onda martedì 21 novembre - "Ben venga approfittare delle scuole per parlare di violenza di genere, di rispetto della donna, di gestione dei sentimenti e spiegare ai ragazzi che la donna non è un possesso".
Il presidente della regione, però, aggiunge un'altra nota: "Non dobbiamo nasconderci dietro un dito, come al solito in questo Paese, e avere l'alibi di dire Lo insegnano a scuola, perché non funziona così. Deve essere una battaglia dell'intera comunità".
Zaia ha proseguito ancora soffermandosi sul ruolo delle famiglie: "Questo lavoro deve dare un acculturamento di tutta la comunità, identificare i comportamenti patologici a cominciare dalla famiglia. Quando ti ritrovi con un figlio con un comportamento distonico, non normale, ossessivo nei confronti della propria fidanzata, non dico che si tradurrà necessariamente in un femminicidio, però va accompagnato".
Nel collegamento con il conduttore Francesco Vecchi, Zaia ha rivolto un appello alle donne affinché si rivolgano alle forze dell'ordine di fronte a comportamenti opprimenti da parte del proprio partner, soffermandosi anche sullo sportello gratuito aperto nel 2013 e tuttora attivo.
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LOTTA AI FEMMINICIDI