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Cinema

Droga, alcool e prigione: le confessioni di Cameron Douglas

L'attore 40enne a nudo nel nuovo libro "Long Way Home", dove racconta i suoi anni più difficili

Una vita divisa tra tanti privilegi di una condizione particolarmente agiata e le difficoltà del dover costantemente essere accostato a due grandi miti del cinema di Hollywood: il padre Michael e nonno Kirk. Stiamo parlando dei due volti descritti in "Long Way Home", libro con il quale Cameron Douglas si mette a nudo raccontando gioie e tormenti.

Nato a Santa Barbara il 13 dicembre 1978, tra gli anni Novanta e il nuovo millennio compare in quattro film, recitando anche con papà e nonno in Vizio di Famiglia. Ma a segnare la vita di Cameron sono soprattutto droga e alcool, sostanze che lo portano all'arresto e agli anni di carcere per vari illeciti. Secondo quanto dichiarato dal padre Michael, proprio la prigione avrebbe svolto un ruolo cruciale per la salvezza e la "rinascita" di Cameron, per il quale non sembravano prospettarsi altre vie d'uscita.

Oggi Cameron ha dunque deciso di raccontare la sua storia, sperando in questo modo di poter essere di aiuto ad altre persone.