Tiziano Ferro racconta, durante il suo concerto allo stadio Olimpico, quando fu vittima di insulti omofobi: "Un paio di anni fa, un ragazzo, sorpassandomi da destra, mi gridò: Brutto fr...o, schizzando via come il perfetto codardo che era".
Il cantante aggiunge: "La cosa che mi rende maggiormente rabbioso di fronte a questi soggetti è che hanno tutti in comune un elemento: la vigliaccheria. Perché io, paradossalmente, sarei anche in grado di rispettare gli omofobi, gli odiatori, se avessero almeno quel minimo di dignità, di fermarsi, guardarmi negli occhi e attendere le conseguenze dei loro insulti. Invece no, un'offesa gratuita, volgare, magari pubblica, poi la fuga".
Ricordando quel brutto episodio, Tiziano Ferro condivide con i fan il suo sfogo: "Io avrei voluto sbranare quel pusillanime, ridurlo a terra per poi infierire. Restituire le offese, urlando forte, per aggiungere terrore al dolore. Terminare solo quando avrei visto quell'idiota vittima della peggiore mortificazione: essere umiliato da un fr...o".
"Io non sarei scappato, sarei rimasto lì a guardare quell'individuo con attenzione e magari anche con compassione, per ricordargli una volta per tutte com'è fatto un uomo", afferma il cantante. E infine lancia un messaggio: "Prendetevi la vostra vita ragazzi, qualunque essa sia. Diventate ciò che volete e non ciò che gli altri vi impongono".
Tiziano Ferro a Verissimo: "Immaginavo che tutti mi puntassero il dito perché ero gay"

Nella puntata speciale di Verissimo a lui dedicata, Tiziano Ferro aveva ripercorso la sua vita, parlando anche di alcuni momenti difficili. Il cantante era stato vittima di bullismo a scuola, a questo proposito aveva detto: "Non ricordo un giorno della mia vita in situazioni di gruppo senza prese in giro. Per cui a un certo punto ti abitui e ti senti in difetto, perché troppo sensibile, troppo grasso. I bulli sono tutti dei vigliacchi. L'attenzione è il territorio in cui riescono a esistere, se togli loro l'attenzione non esistono più".
Il cantante aveva parlato anche dell'alcolismo e della depressione: "Nel 2008 non riuscivo nemmeno a parlare con altre persone senza immaginare che nella loro testa mi puntassero il dito perché ero gay. Ho iniziato da lì ad andare in terapia".
Tiziano Ferro era arrivato a pensare di mettere fine alla sua vita: "È uno dei sintomi della depressione. In quel periodo, in un certo senso, mi ha salvato l'alcol. Mi ha aiutato a sopravvivere, anche se ovviamente era sbagliato".
Nel corso della puntata, il cantante aveva parlato anche della sua rinascita e dell'amore per i suoi figli Margherita e Andres: "Ho sempre sentito il senso paterno. La prima volta che ho tenuto in braccio Margherita, non ho avuto alcun indugio, è come se sapessi già cosa dovevo fare. È come se fossi nato per fare il papà".