Verissimo
L'intervista

Beppe Carletti ricorda Augusto Daolio: "Andare avanti coi Nomadi per me significa farlo vivere"

Il tastierista ricorda l'amico d'infanzia con cui ha fondato i Nomadi, 60 anni fa

Beppe Carletti ricorda a Verissimo l'amico e collega Augusto Daolio, con cui ha fondato il gruppo dei Nomadi, 60 anni fa. "Il 1992 è stato un anno terribile. Se ne sono andati prima Dante e poi Augusto", racconta il tastierista.

Parlando della malattia di Augusto, a cui era stato diagnosticato un cancro ai polmoni: "Sapevo già come sarebbe andata a finire, ma gli ho dovuto mentire. Era dura far finta di niente, ma con lui abbiamo sempre parlato al futuro".

Beppe Carletti afferma che le condizioni di Augusto sono peggiorate dopo la morte, in un incidente, del loro collaboratore Dante Pergreffi. "Quando è morto Dante, Augusto si è buttato molto giù e non si è più ripreso", racconta il tastierista.

E rivela di aver continuato, dopo la scomparsa di Augusto, con l'avventura dei Nomadi anche per l'amico d'infanzia: "Continuare significava far vivere chi non c'era più. I suoi fratelli mi dissero di andare avanti per lui e l'ho fatto".