Dopo le indiscrezioni e le anticipazioni degli ultimi giorni, Spare, l'autobiografia del principe Harry, è uscito nelle librerie di tutto il mondo (in Italia edito da Mondadori) e sono numerose le accuse che il duca di Sussex rivolge alla royal family.
Nel corso delle 540 pagine che compongono il libro, scritto dal ghost writer e premio Pulitzer J.R. Moehringer, si affrontano diversi argomenti che stanno scuotendo l'opinione pubblica inglese: dalle foto sexy di Meghan diffuse illegalmente alla decisione di re Carlo di non aiutare economicamente Harry e Meghan fino all'aggressione del fratello William.
Nel volume, Harry accusa William di averlo aggredito fisicamente, buttandolo per terra e provocandogli delle ferite. Secondo quanto raccontato nel libro, l'episodio risalirebbe al 2019. William si sarebbe presentato a casa del fratello e, durante un diverbio, avrebbe definito Meghan "sgarbata, intrattabile, scortese".
"Successe tutto così rapidamente. William mi afferrò per il collo, rompendo la mia catenina, e mi gettò a terra. Finii con il cadere sulla ciotola del cane, che si ruppe sotto la mia schiena e i pezzi mi causarono ferite e tagli. Rimasi fermo un momento, confuso e disorientato, poi mi alzai e gli dissi di andarsene immediatamente", scrive Harry.
Tra gli argomenti personali trattati anche il periodo passato nell'esercito in Afghanistan ("Mentre ero in mezzo al calore e alla nebbia del combattimento non pensavo a quei venticinque come a persone. Non puoi uccidere qualcuno se lo consideri una persona. Erano pedoni rimossi dalla scacchiera. Mi avevano addestrato a “deumanizzarli"), il suo rapporto con Camilla e il giorno del matrimonio tra quest'ultima e suo padre ("Prevedevo che io e Willy avremmo visto molto meno papà, e questo mi suscitava sentimenti contrastanti. Non gioivo all’idea di perdere un altro genitore, e non ero certo di essere felice all’idea di guadagnare una matrigna che di recente mi aveva sacrificato sull’altare delle pubbliche relazioni").
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