
Gli applausi della folla hanno accolto il feretro di Sinisa Mihajlovic, arrivato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma per l'ultimo saluto al grande campione, scomparso a 53 anni dopo una battaglia contro la leucemia. "Ciao Sinisa uno di noi", è lo striscione appeso fuori dalla chiesa.
Presenti nella Basilica per salutare Mihajlovic i giocatori della Lazio, Gianni Morandi, ma anche Francesco Totti e Daniele De Rossi, Roberto Mancini e il presidente del Coni Giovanni Malagò. "Sinisa non è scappato davanti alla malattia: ha dato forza mostrando la fragilità dolce di un guerriero, che è tale perché sa rialzarsi o ci prova. La fragilità è una porta non un muro", ha detto il cardinale Zuppi durante la messa dei funerali.

Un pensiero è andato anche alla moglie Arianna e ai loro cinque figli: "Ci stringiamo intorno a loro e a chi è legato a lui. Sinisa voleva diventare vecchio con tanti nipoti".
Al termine dei funerali il feretro è stato salutato con un lungo applauso ed è stato poi portato fuori dalla chiesa dal Ct della Nazionale italiana Roberto Mancini e dagli ex calciatori della Lazio Dejan Stankovic e Attilio Lombardo.
All'uscita dalla chiesa, la moglie Arianna Rapaccioni ha dato un ultimo bacio al feretro del marito. E c'è stato un toccante ultimo saluto delle figlie Virginia e Viktorija Mihajlovic.
