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LE PAROLE

Arisa, elogio alla bontà: “Non è roba da sfigati, ma la chiave della felicità”

In un monologo nello studio de Le Iene, la cantante parla della bontà come il sentimento di chi ha la voglia di far star bene gli altri

“Fino all’ultimo pensavo di non farcela ad essere qui, perché mi vergogno sempre un po’ di quello che sono e di quello che faccio. Mi sono chiesta: a chi interesserà di me, di quello che racconto o di quello che provo io? Poi però, ho pensato che, in fondo, io credo nel mio punto di vista".

Con queste parole, Arisa inizia il suo monologo nello studio de Le Iene nel corso della puntata di martedì 22 novembre. La cantante si commuove parlando della bellezza della bontà: "Fin da bambina sono stata attratta da chi cerca di fare star bene gli altri. Sognavo di essere luminosa come Papa Giovanni Paolo II e di cantare canzoni come Heal the world di Michael Jackson, che incita ognuno di noi a rendere il mondo un posto migliore per tutta la razza umana. Quando mi dicevano che non ce l’avrei fatta io non rispondevo nulla, mi chiudevo in camera a pensare più forte, ad architettare la mia luce, e alla fine sono riuscita a brillare per davvero. E quando canto è sempre per la pace e per diffondere amore: mi piace che le persone si sentano accettate con la mia musica".

"Essere buoni non è un precetto religioso o una roba da sfigati, ma una scelta consapevole. E la consapevolezza è la cosa più sexy che ci sia. Io non sono certo una santa, ma conosco la sostanza del mio cuore, e sono certa di essere riuscita a diventare quello che volevo essere da bambina: una persona buona. Cercare sempre di agire per il bene, essendo orgogliosi di sé stessi, potrebbe essere la chiave per la felicità. Non c’è un gene che ammala di depressione se non la coscienza di non fare tutto quello che è in nostro potere per vivere la vita migliore a cui possiamo aspirare. È un lavoro lungo, ma si fa. Se ci sono riuscita io puoi farlo anche tu. Siate buoni e felici", conclude Arisa chiudendo il suo monologo cantando il ritornello del brano Heal the world di Michael Jackson.