Andrea Tacconi ha condiviso su Instagram un tenero scatto amarcord con la madre Laura Speranza e il padre Stefano Tacconi, che dal 15 giugno sta affrontando un percorso di riabilitazione nel Presidio Riabilitativo Teresio Borsalino di Alessandria, dopo aver lasciato l'ospedale del comune piemontese - dove era ricoverato in gravi condizioni dallo scorso aprile a causa di un'emorragia cerebrale, causata dalla rottura di un aneurisma.
"L'unione fa la forza, sempre", ha scritto Andrea Tacconi, 27 anni, aggiungendo un cuore a corredo della foto in cui è immortalato da bambino con i genitori. "Ho vinto tutto nella mia carriera, ma questa è la coppa più importante. Non ricordo quasi niente, ho capito che sono stato tanto male, ora va molto meglio. Voglio uscire dall'ospedale e tornare a casa presto", erano state le prime parole di Stefano Tacconi rilasciate a luglio al Secolo XIX dopo l'emorragia.
Stefano Tacconi e gli aggiornamenti del figlio Andrea sulle sue condizioni di salute
"Papà è stato sottoposto a un nuovo intervento chirurgico per migliorare il suo quadro clinico", aveva fatto sapere, invece, a settembre nelle sue storie su Instagram Andrea Tacconi, condividendo le notizie ricevute dal bollettino ufficiale diffuso a settembre dal dottor Andrea Barbanera, direttore della struttura di Neurochirurgia dell'Ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria, dove era stato ricoverato l'ex portiere della Juventus e della Nazionale.
"Le condizioni sia cliniche sia neurologiche di Tacconi sono soddisfacenti. Al termine di questo ulteriore percorso il paziente riprenderà la riabilitazione", aveva fatto sapere il medico a proposito del controllo, che era programmato da tempo, dopo il lungo periodo trascorso al presidio riabilitativo Borsalino.
In questi mesi era stato proprio Andrea Tacconi a fornire aggiornamenti sulle condizioni di salute del papà. "Oggi, con l'aiuto dei fisioterapisti, papà ha fatto i suoi primi passetti, un'emozione indescrivibile", aveva scritto Andrea a giugno sui social, pubblicando anche una foto dall'ospedale in cui stringeva la mano del padre.