Emergono nuovi dettagli poco lusinghieri su Harry e Meghan e sulla loro vita nella famiglia reale dalle anticipazioni del libro di Valentine Low, Courtiers: The Hidden Power Behind the Crown, in uscita ad ottobre.
Nel volume ci sono alcuni passaggi in cui viene lasciata la parola allo staff di corte. Secondo le testimonianze raccolte dal giornalista, Meghan era definita dai dipendenti di palazzo una "sociopatica narcisista". La duchessa di Sussex avrebbe fatto piangere diverse volte i suoi dipendenti.
In un'occasione avrebbe umiliato una dipendente davanti a tutti. "Ogni dieci minuti venivo richiamato da lei o da Harry che mi urlavano addosso", avrebbe rivelato uno degli ex dipendenti a Valentine Low. I richiami da parte dei duchi di Sussex potevano arrivare anche di notte e nei weekend: "Era impossibile sfuggirgli".
Un altro ex dipendente avrebbe detto che "erano completamente distrutti" dopo quell'esperienza lavorativa. Ma nelle anticipazioni del libro non viene risparmiato nemmeno il duca di Sussex, definito "rozzo" e "sprezzante quanto la moglie". "Harry mandava ai dipendenti e-mail orribili. Era così rozzo", avrebbe detto sempre un dipendente a Valentine Low.
Meghan Markle accusata di bullismo
Non è la prima volta che Meghan Markle viene accusata di bullissimo da parte dei suoi ex dipendenti. Nel 2018 la duchessa di Sussex sarebbe stata denunciata da Jason Knauf, ex segretario alle comunicazioni dei duchi di Sussex, il quale sosteneva che la duchessa "aveva allontanato due assistenti personali e minato la fiducia di un terzo membro dello staff di palazzo".
"Due membri senior dello staff hanno affermato di essere stati vittime di bullismo da parte della duchessa e un terzo membro ha riferito di aver subito crudeltà emotiva e manipolazione", avrebbe scritto Jason Knauf in una mail inviata a Simon Case, all'epoca segretario privato del principe William, per denunciare una situazione definita come "molto seria".
La ricostruzione era stata smentita dai portavoci di Meghan Markle, che avevano parlato di "una campagna diffamatoria studiata, basata su una disinformazione fuorviante e dannosa". Ma subito dopo almeno altre dieci persone si sono mobilitate in sostegno della versione dell'ex segretario alle comunicazioni per "portare la propria testimonianza".