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PADRI E FIGLI

Elio, il figlio Dante Belisari sul palco: "Sono autistico e ne vado fiero"

"Rispettate tutte le persone autistiche", ha detto Dante Belisari, di 12 anni, in occasione di un concerto di Elio e le Storie Tese a Bergamo

Instagram @elioelst

Elio e le Storie Tese sono stati protagonisti del loro Concertozzo, che si è tenuto il 16 luglio all'Arena Estiva di Bergamo, e in una pausa dell'evento si è toccato il tema della cucina come riscatto e valorizzazione delle persone autistiche con Nico Acampora - amico di Elio e fondatore del progetto PizzAut, che promuove ristoranti gestiti con ragazzi affetti da autismo.

A un certo punto ha preso la parola Dante Belisari - il figlio avuto nel 2009 da Elio, all'anagrafe Stefano Belisari, con la moglie Camilla - , che è salito sul palco emozionando il pubblico con un toccante discorso.

"Ciao Bergamo, fatevi sentire! il mio nome è Dante, il cognome è Belisari, ma vabbè, a nessuno interessa. Sì, sono autistico e ne vado fiero", ha detto il figlio di Elio, che ha un fratello gemello di nome Ulisse.

"Vi chiedo una cosa in particolare. Per prima cosa godetevi pure lo spettacolo, vi lascio in pace, ma come seconda cosa, per favore, rispettate tutte le persone autistiche", ha aggiunto Dante Belisari.

"Un'ultima cosa: la terra dei cachi è la terra dei cachi, ciao Bergamo", ha concluso tra gli applausi Dante, riferendosi alla hit di Elio e le Storie Tese del 1996, con la quale il gruppo era arrivato secondo al Festival di Sanremo, vincendo il premio della critica.

"Si vede che è figlio d'arte", ha commentato Acampora che, a proposito del suo progetto milanese di inclusione sociale, ha aggiunto: "Questi ragazzi attraverso il lavoro hanno scoperto altre caratteristiche della loro vita".

Elio parla dell'autismo del figlio Dante Belisari

"Ho vissuto, e vivo, la condizione di genitore di un bimbo autistico. Ricordo quando io e mia moglie Camilla cercavamo qualcuno che ci dicesse se nostro figlio era autistico o no... avere una diagnosi è pressoché impossibile, ma è un passaggio fondamentale, perché la diagnosi precoce va fatta. È importante. Meno male che poi ho incontrato l'amico Lucio", aveva raccontato nel 2018 al Corriere della Sera Elio, durante un evento a Varese in occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo promosso dalla Lucio Moderato, direttore dei servizi innovativi per l'autismo della Fondazione Sacra Famiglia.

"L'autismo non è una malattia, è un disturbo dello sviluppo cognitivo. Ed è una condizione genetica, come nascere senza braccia o con le gambe corte. È insensato dire: ti guarisco. È giusto dire: faccio di tutto perché tu possa vivere ugualmente, migliorare anche di molto non solo la tua qualità della vita, anche quella della tua famiglia", aveva poi detto Lucio Moderato a proposito dell'autismo.

"Esiste una terapia comportamentale che aiuta ragazzi e ragazze autistici a essere inclusi e costruirsi le armi per vivere una vita autonoma e indipendente. Ma nelle scuole non ci sono le competenze. Non lo dico solo da genitore inviperito. Penso anche che stiamo lasciando indietro potenziali uomini e donne che domani potrebbero pagare le tasse, piuttosto che essere un costo", gli aveva fatto eco Elio.

"Voglio dire chiaramente che su questo tema siamo all'età della pietra, specialmente sotto il profilo della percezione. C'è poi il problema dei ciarlatani, delle cure che non fanno effetto. Siamo ancora all'anno zero, perché il servizio pubblico non si è ancora messo in moto per sostenere le 600mila persone autistiche che ci sono in Italia. Dobbiamo avere attenzione a ciò che ci sta attorno, stare attenti agli altri e volerci bene", aveva aggiunto il cantante.