Verissimo
L'intervista

Domenico Merlo: "Per salvare mio figlio Michele bastava un’analisi del sangue"

A Verissimo le parole del papà di Michele Merlo, scomparso un anno fa per una leucemia fulminante

“Non mi aspetto nulla dalla giustizia e non condanno l’errore umano, anche se mi ha devastato la vita”. Così Domenico Merlo, ospite in esclusiva a Verissimo sabato 21 maggio, ricorda il figlio Michele, in arte Mike Bird, il cantante cresciuto ad Amici, scomparso un anno fa.

“Quello che è successo a Michele è frutto di una sanità che non funziona più: il sistema ha subito dei tagli importanti e questo porta continuamente a situazioni drammatiche – aggiunge Domenico Merlo – “I medici legali sostengono che bastava un esame del sangue per salvarlo. Aveva una probabilità dal 77% all’89% di guarire, in circa sei mesi, dalla malattia”.

Ai microfoni del talk show, Domenico racconta commosso anche il rapporto che c’era tra i due: “Con lui ero un po’ duro perché provengo da una carriera militare, però nonostante, tutto ascoltava i miei consigli. Con la mamma invece si apriva molto, a lei raccontava anche le cose più intime".

E sulla sua profonda sensibilità, riconosciuta anche dagli amici più cari, prosegue: “Michele era un ragazzo sportivo e non aveva mai avuto problemi di salute. Era un grande artista, incompreso e un po’ burbero. Era un romantico ribelle. Forse questo mondo non era per lui perché era troppo sensibile”.

Il 6 giugno, a un anno dalla scomparsa, allo stadio comunale di Rosà (Vicenza), ci sarà un evento per commemorare Michele promosso dall’associazione Romantico Ribelle, nata a sostegno della ricerca scientifica: “Con tanti amici e l’aiuto della Nazionale Cantanti, proveremo a ricordarlo attraverso la musica e il gioco. Vogliamo sempre celebrarlo e sostenere anche gli artisti che non hanno la possibilità di emergere”.