“Ho deciso di fermarmi a fine stagione, questa sarà la mia ultima stagione come pilota di MotoGp". Con queste parole Valentino Rossi ha annunciato il suo addio al motociclismo in una conferenza stampa straordinaria.
E ha aggiunto: "Ho fatto questo per 30 anni e per me è molto difficile, la mia vita cambierà. Ma è stato grandioso, mi sono divertito moltissimo. Indimenticabile".
Nato nel 1979 a Urbino, Valentino Rossi è l'unico pilota nella storia del motomondiale ad aver vinto il titolo in quattro classi differenti (125, 250, 500 e MotoGP).
È uno dei piloti più titolati del motociclismo con i suoi nove titoli mondiali, di cui cinque conquistati consecutivamente dal 2001 al 2005. The Doctor si appassiona alla moto sin da bambino, seguendo le orme del padre Graziano.
Cresciuto a Tavullia, in provincia di Pesaro-Urbino, Rossi fa le prime esperienze e gare nella pista Motorpark a Cattolica. A 13 anni il primo incontro con l'Aprilia AF1 125 Futura. Nel 1995 vince il campionato italiano della classe 125 e si classifica terzo nell'europeo.
Segue l'esordio al motomondiale nel 1996 in sella a un'Aprilia RS 125 R. Nel 1997 vince il suo primo titolo mondiale. Inizia così la sua carriera piena di successi che lo porteranno a diventare una leggenda. Nel 1998 debutta nella classe 250, sempre con Aprilia. E nel 2000 passa alla classe 500 e all'Honda. L'anno successivo vince il campionato del mondo.
Quarantadue anni di cui almeno quaranta passati in sella alla moto. Ha due anni infatti quando gli viene regalato il primo motorino con le rotelle. "Le ha tolte quasi subito", raccontava il padre Graziano. Una carriera ventennale con addosso sempre il numero 46.
In tutti questi anni non sono mancati momenti difficili come l'infortunio del 2010 a causa del quale ha rinunciato a quattro Gran Premi. Oggi ha trovato la serenità accanto alla fidanzata Francesca Sofia Novello che ospite a Verissimo aveva detto: "Penso che Vale sia l'uomo della mia vita". E parlando del lavoro del compagno: "Ho molta paura per lui, temo la velocità, vederlo sfrecciare mi spaventa".
L'addio