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La rivincita

Vanessa Ferrari, dagli infortuni all'argento alle Olimpiadi: storia di una "farfalla" diventata "fenice"

A 30 anni, la ginnasta italiana ha vinto la sua prima medaglia olimpica e la prima per l'Italia nell’individuale femminile della ginnastica artistica

Vanessa Ferrari è medaglia d'argento nel corpo libero femminile alle Olimpiadi di Tokyo 2020. È la prima medaglia olimpica individuale per la ginnastica artistica italiana e per la ginnasta 30enne è la prima medaglia olimpica della carriera.

Nata a Orzinuovi, in provincia di Brescia, il 10 novembre 1990, Vanessa Ferrari inizia a praticare ginnastica all'età di otto anni. Nel 2002 esordisce con la nazionale italiana juniores nell'incontro Italia-Gran Bretagna. L'anno successivo la sua prima prova di Serie A1. Nel 2006, a 16 anni, è campionessa del mondo, la prima italiana. Nel 2007 è campionessa europea.

Soprannominata La Farfalla di Orzinuovi, nella sua carriera ha collezionato in tutto 30 medaglie, tra cui 11 ori, e 22 titoli a livello nazionale. Non sono mancati però per lei anche momenti molto difficili legati a problemi di salute che hanno segnato il suo percorso.

Ai Campionati Mondiali di Stoccarda del 2007, qualificanti per le Olimpiadi di Pechino, cade dalle parallele nella finale a squadre e si provoca una frattura all'osso scafoide del piede. Nel 2008 la sua prima Olimpiade: Pechino. Gareggia con una dolorosa tendinite acuta, non si qualifica in nessuna specialità.

Nel 2012 a Londra si classifica quarta al corpo libero con un salto mai eseguito prima, a cui è stato poi dato il suo nome: Il Ferrari. Nel 2016 a Rio arriva quarta nella finale di corpo libero. Terminati i Giochi si sottopone a un intervento per risolvere un problema al tendine d'Achille.

Nel 2017 si rompe il tendine d'Achille. L'infortunio la costringe a fermarsi per quasi due anni. Torna nel 2019 con la Coppa del Mondo di Melbourne, dove vince l'oro. Ma successivamente è costretta a sottoporsi a operazioni a entrambe le caviglie.

Nonostante però i cinque interventi chirurgici in tutto il suo percorso, la ginnasta si è sempre rialzata, tanto da essere soprannominata da più parti come "la fenice".

Dopo lo storico risultato a Tokyo 2020, in un post su Instagram ha scritto: "Ci ho provato più volte e il destino sembrava una beffa, gli infortuni che mi hanno spezzata. Ma io volevo ancora una volta la possibilità di giocarmi ancora le mie carte e non ho fallito! È storia, una medaglia che fa la storia! Queste sono le Olimpiadi. Italia c'è la magia nell'aria la sentite?".