Britney Spears, 39 anni compiuti lo scorso dicembre, ha parlato su Instagram per la prima volta della sua vita privata, dopo essersi vista negare lo scorso novembre l’annullamento della tutela legale del padre Jamie Parnell Spears.
La popstar, condividendo un video di una sua vecchia esibizione live, ha scritto: "Non posso credere che questa performance di Toxic risalga a tre anni fa. Mi piacerà sempre stare sul palco, ma ho voluto prendermi del tempo per imparare a essere una persona normale. Amo semplicemente godermi le cose di tutti i giorni. Ogni persona ha una propria storia e un suo punto di vista sulle storie degli altri. Abbiamo tutti delle vite meravigliose e diverse. Ricordate, non è importante quel che crediamo di sapere sull’esistenza degli altri. La nostra presunta conoscenza è niente in confronto a quello che una persona sta vivendo davvero".
Sam Asghari, compagno della popstar, parlando del padre della cantante, ha scritto nelle storie di Instagram: "È importante sapere che non nutro alcun rispetto per chiunque cerchi di controllare costantemente la nostra relazione, buttando ostacoli sulla nostra strada. Non entrerò nei dettagli, perché ho a cuore la nostra privacy, ma allo stesso tempo non sono venuto in questo Paese perché mi sia vietato esprimere la mia opinione e la mia libertà".
Il modello iraniano, raccontando invece a People del suo rapporto con la compagna, di recente aveva dichiarato: "Ho sempre voluto soltanto il meglio per la mia fidanzata e continuerò a supportarla nell’inseguire i suoi sogni e nel creare il futuro che desidera e che si merita. Sono grato per tutto l’amore e il supporto che sta ricevendo dai suoi fan in tutto il mondo e mi aspetto un futuro insieme fantastico".
La vita di Britney Spears di recente è stata raccontata nel documentario Framing Britney Spears, voluto dal New York Times, che ha ripercorso la parabola della popstar americana, dal successo planetario alla sua sparizione dalle scene, fino alla conservatorship, la tutela legale che il padre esercita su di lei ormai da 12 anni, e che gli ha permesso di controllare ogni aspetto della vita della figlia, dopo la profonda crisi mentale della cantante, avuta tra il 2007 e il 2008, e la conseguente perdita della custodia dei suoi due figlii - Sean, 15 anni, e Jayden James,14, affidati all'ex marito Kevin Federline.
Nell’ultima udienza dello scorso novembre, il giudice della Superior Court di Los Angeles aveva negato l’ennesimo ricorso di Britney Spears di sospendere la tutela del p adre. "La mia cliente mi ha informato che ha paura del padre", aveva detto alla corte l’avvocato della cantante, Samuel D. Ingham, aggiungendo: "Britney Spears mi ha detto che non si esibirà più fino a quando il padre avrà il controllo sulla sua carriera".
Dal 2014 i fan di Britney Spears sostengono la causa della popstar attraverso il movimento #FreeBritney, tornato virale la scorsa estate, che vuole liberare la cantante dal presunto controllo del padre. Quello che i fan contestano è anche il fatto che nonostante la conservatorship, che ha diffuso un’immagine distorta della cantante, ritenuta mentalmente incapace, Britney Spears negli ultimi anni abbia continuato a lavorare, pubblicando 4 album e vendendo linee di profumi e lingerie.
Il movimento ritiene anche che, dai video che Britney condivide spesso sui social, si evinca sempre un suo chiaro stato di sofferenza. Lo scorso ottobre la cantante, in un video su Instagram, aveva dichiarato: "Ho capito che a volte dobbiamo imparare a rallentare per accogliere i doni della vita". E in un altro post aveva espresso tutto il suo dolore: "Se la vita ti volta le spalle, fai un passo indietro, prendi fiato e procedi a piccoli passi".