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STORIE

Luca Tommassini: "Mio padre mi chiamava 'frocetto', si vergognava di me"

Il coreografo ha raccontato la sua infanzia difficile nel podcast One More Time: "Mio padre era un violento, alzava le mani su di me e su mia madre"

"Papà non mangiava mai con noi, una delle rare volte in cui l'ha fatto è stato per rimproverarmi per essere andato a scuola di ballo. Si vergognava di me, della mia S moscia. Era il primo a chiamarmi 'frocetto'. Mi diceva di stare zitto. Spaccava oggetti, e alzava le mani. Su di me e su mia madre".

Così il ballerino e coreografo Luca Tommassini ha raccontato senza fitlri la sua infanzia difficile accanto a un padre violento. "Una volta mi tirò in faccia un posacenere di cristallo, di quelli anni 70, quadrati. Non parlai per settimane. Mi portarono da uno psicologo per superare questo mutismo: ovviamente di nascosto da mio padre", confessa ai microfoni di One More Time, il podcast di Luca Casadei in cui i personaggi raccontano le loro storie di rinascita.

"Papà ha fatto tante cose brutte: è stato violento con mamma, con mia sorelle e anche con me, tanto. Poi quando avevo 11 anni ci ha abbandonati e siamo stati in grande difficoltà", aveva confessato Luca Tommassini nel 2018 a Verissimo, "Sto cercando di imparare a perdonare, oggi cerco di fare bene, dare qualcosa indietro, perché il bene va conquistato".

A difenderlo, sempre dalla sua parte, era invece mamma Lina, che gli pagò la scuola di ballo di Enzo Paolo Turchi: "Il coraggio di lasciare casa e andare in America me l'ha dato mia mamma", aveva detto a Silvia Toffanin: nel video sotto, il suo racconto a Verissimo, dal rapporto con i genitori a quello con Whitney Houston, Madonna e altre star hollywoodiane.