Can Yaman, protagonista della seguitissima serie di Canale 5 Daydreamer, si racconta in esclusiva a Verissimo a partire dalla sua infanzia, che definisce "complessa". "Per i primi anni sono state le mie nonne a curarsi di me, perché i miei genitori avevano molto difficoltà economiche".
E prosegue: "Mio padre ha iniziato a guadagnare bene quando avevo 10 anni, lì la nostra situazione economica è completamente cambiata, ma quando poi sono entrato al Liceo Italiano è peggiorata di nuovo. Sono rimasto lì grazie a una borsa di studio", racconta.
A salvarlo sono sempre stati gli studi: "Ero un ragazzo studioso e quella borsa di studio mi ha salvato la vita. Poi grazie a un altro esame vinto sono stato un anno in America. Ho sempre dovuto vincere le borse di studio per non pagare".
Finiti gli studi di giurisprudenza ha iniziato a lavorare come avvocato ma ha lasciato dopo 6 mesi: "Mi annoiavo a morte. La mia passione era un'altra. Mi è sempre piaciuto buttarmi in situazioni che non conosco. Il primo giorno sul set ero emozionato ma tranquillo. Perché sono abituato a buttarmi nell'ignoto".
E sul nuovo look con i capelli corti, imposto dal servizio militare, dice: "Li avevo fatti allugare per il personaggio di Daydreamer, li avrei comunque tagliati tra un po', perché mi piace cambiare". Sul futuro non si fa troppi sogni: "Non sogno molto, mi piace vivere il presente. Vivo e agisco, sono molto realistico. Tre anni fa non avrei mai detto che sarei venuto qui oggi e invece è successo".
LA STORIA